da L’Osservatore Romano, 26 febbraio 2009
Il cardinale Lajolo a Tucson visita la Specola Vaticana
In occasione dell’Anno internazionale dell’astronomia
Da giovedì 26 a sabato 28 febbraio il cardinale Giovanni Lajolo, presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, sarà a Tucson, ospite dell’Università di Arizona, per una visita al Vatican observatory research group (Vorg), sede distaccata della Specola Vaticana.
L’iniziativa, in coincidenza dell’Anno internazionale dell’astronomia – inaugurato ufficialmente il 15 gennaio scorso presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) – è il segno dello “speciale interesse che la Santa Sede ha verso questo suo unico istituto di ricerca scientifica”, come sottolinea il gesuita José Funes, direttore della Specola Vaticana.
Il porporato, dopo aver visitato gli uffici del Vorg – fondato nel 1981 come secondo centro di ricerca della Specola dopo quello di Castel Gandolfo – parteciperà all’annuale seminario della Vatican observatory foundation, alla presenza degli astronomi gesuiti della Specola, alla riunione del consiglio di amministrazione e al successivo incontro con i benefattori della fondazione. Il cardinale Lajolo incontrerà anche il personale tecnico dello Steward observatory dell’Università di Arizona, responsabile del progetto e della costruzione del telescopio vaticano a tecnologia avanzata (Vatt) – inaugurato nel 1993 sul Monte Graham – e, condizioni meteorologiche permettendo, effettuerà una visita alla complessa apparecchiatura.
Si tratta del primo telescopio per osservazioni nelle gamme ottiche e infrarossa facente parte del programma Mount Graham international observatory (Mgio), che prevede la costruzione di alcuni dei più grandi e sofisticati telescopi del mondo. È anche il primo telescopio dotato di uno specchio realizzato con la nuova tecnologia del forno rotante, ideata per la costruzione di grandi specchi, rigidi e relativamente leggeri. Questo strumento consente agli astronomi della Specola di sviluppare programmi di ricerca a lungo termine che non era stato possibile realizzare nella sede di Castel Gandolfo prima del 1981.
A conclusione della visita, lunedì 2 marzo, il porporato parteciperà, nella sede della nunziatura apostolica a Washington, a un ricevimento in suo onore organizzato dal nunzio apostolico, l’arcivescovo Pietro Sambi.
© L’Osservatore Romano
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