SRM, 12 marzo 2009
Il Convegno STOQ “Evoluzione Biologica. Fatti e Teorie”
Il convegno che si è svolto dal 3 al 7 marzo 2009 presso la Pontificia Università Gregoriana, come ha dichiarato nella sua relazione di apertura il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Mons. Gianfranco Ravasi, costituisce “un evento particolarmente importante nei rapporti tra scienza e fede”, e rappresenta “una esigenza sempre più ribadita”, quella del confronto e del dialogo tra di esse, “perché nessuno di questi due approcci è di sua natura capace di esaurire la complessità, la vastità di questo orizzonte che è il mistero-Uomo o il mistero-Universo”.
Mons. Ravasi ha invitato a “incrociare gli sguardi a livello soggettivo”, tra ricerca scientifica e religione, perché “è necessario che teologi e scienziati si guardino a viso aperto, si ascoltino, abbiano un confronto sereno”. Un atteggiamento necessario però anche da un punto di vista “oggettivo”, perchè “questi sguardi esaminano la realtà da angolazioni diverse, sono letture diverse della stessa realtà”.
Sono però necessari “il riconoscimento della diversità degli approcci,”, e il “rispetto dei diversi statuti epistemologici”, evitando di “cedere alla miseria della ‘hybris’ integralistica, dell’arroganza esclusivistica. L’incrociare gli sguardi – ha ammonito – esclude la prepotenza, la prevaricazione, la prevalenza esclusiva”, e la consapevolezza Per far ciò, occorre la consapevolezza che “noi non tanto abbiamo la verità, intesa come possesso oggettivo, ma siamo nella verità, che ciò trascende ci supera, ci avvolge”.
Gli errori sono possibili, e ci sono stati (come Mons. Ravasi ha spiegato in un’intervista per SRM), che sarà pubblicata nei prossimi giorni) da entrambe le parti,’ e come “la fede, se non e’ pensata, e’ nulla, e’ vuoto”, così le teorie darwiniane sono divenute progressivamente ideologie, assolute e totalizzanti, pretese cpome valide anche in ambiti sociali e politici: “La teoria scientifica da discutere secondo lo statuto scientifico – ha spiegato il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura – si è trasformata progressivamente in un sistema ideologico interpretativo dell’intera realtà umana, passando oltre il suo ambito specifico. Ed ecco, per esempio, il sorgere di quella assurdità, a mio avviso, che è il darwinismo sociale”.
Ravasi ha anche ricordato il decimo anniversario dell’Enciclica Fides et Ratio: ”Fede e ragione – ha affermato – si ritrovano su un territorio analogo, anche se i loro percorsi sono differenti” ; l’intelligenza infatti “ha percorsi diversi, non c’e’ un unico percorso: c’e’ il rigore scientifico, c’e’ la logica formale, ma ci sono anche altri percorsi conoscitivi e intellettuali, come la filosofia e la teologia ma anche l’arte e la poesia, ciascuno con i propri statuti, con i propri metodi, con la propria coerenza”. E ha ricordato che è stato S.Paolo a garantire “per sempre nel cristianesimo il diritto di pensare: egli fonda per sempre la fiducia che la fede non ha nulla da temere dal pensiero”.
Link STOQ Congress 2009 Biological Evolution. Facts and Theories
http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=270313
http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=270563
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