Per il fisico Franco Prodi, studioso di climatologia e meteorologia, che ha commentato in un’intervista su L’Osservatore Romano del 30 luglio 2009 il tema della Giornata Mondiale della Pace 2010, quello del Pontefice è “un intervento giusto e puntuale per il momento che stiamo vivendo, caratterizzato da una serie di dibattiti sul clima”, in un’epoca in cui “Il degrado del pianeta è la sfida del secolo”.
Nonostante “l’enfasi che è stata data in questi ultimi anni agli aspetti dei cambiamenti climatici” abbia spostato l’attenzione dalla questione centrale, ovvero “la salvaguardia del pianeta dall’indubbio degrado cui è sottoposto”, ancora oggi la conoscenza scientifica sul clima e i suoi meccanismi è parziale, e “incapace di produrre previsioni affidabili sui cambiamenti climatici”.
L’invito del Pontefice “a riportare l’attenzione sulla centralità della salvaguardia dell’ambiente del pianeta, del creato”, è quindi “perfettamente attuale”, e per Prodi è adeguato “usare il termine tragedia” pensando “al degrado planetario ambientale”.
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