Uno stereotipo che sembra difficile da demolire, e che da sempre accompagna la figura dello scienziato, troppo spesso ancora visto nell’immaginario collettivo come un intellettuale chiuso in una torre d’avorio fisica e culturale, e che non riesce a venire a patti con la dimensione spirituale dell’esistenza, perchè incompatibile con quella speculativo-razionale.
Ma lo studio della sociologa Elaine Howard Ecklund, docente e ricercatrice presso la Rice University, Texas, da noi segnalato nelle scorse edizioni (cfr. SRM), mostra tutta l’inconsistenza di questo pregiudizio culturale.
Pubblicato nelle scorse settimane dalla Oxford University Press, lo studio è stato realizzato su un campione di oltre 1200 scienziati e mostra come nella realtà solo il 50% degli intervistati consideri la scienza incompatibile con la religione. Quanto alla religiosità individuale, solamente il 30% degli scienziati si è dichiarato del tutto ateo o agnostico, mentre i giovani risultano complessivamente più credenti dei loro colleghi più anziani
Link SRM n.101 – SRM n.40 – Avvenire
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