Nuove misure dell’Equinozio alla meridiana di santa Maria degli Angeli: preciso al minuto già da tre secoli
Con l’analisi delle foto digitali riprese durante l’equinozio di autunno lo scorso 23 settembre, il prof. Sigismondi (docente alla Sapienza e al Master Scienza e Fede) ha dimostrato che è possibile raggiungere la precisione del minuto sulla determinazione dell’istante dell’equinozio.
Un risultato che conferma la bontà e la precisione del metodo messo a punto oltre 300 anni fa da Monsignor Francesco Bianchini (1661-1729) costruttore della grande meridiana di s. Maria degli Angeli a Roma per volere di papa Clemente XI.
Come già precedentemente, le nuove misure sono state realizzate davanti al numeroso pubblico intervenuto per l’evento e per la conferenza che Sigismondi organizza in Basilica per i solstizi e gli equinozi, proprio al momento del passaggio del Sole al meridiano.
Il docente ha anche spiegato che “per i solstizi la misura non puo’ essere ricavata da una sola foto come per gli equinozi, ma occorre osservare il transito di una stella di riferimento al meridiano, oltre a quello del Sole. Tre secoli fa cio’ si poteva fare da dentro la Basilica con un telescopio allineato in asse con la meridiana osservando attraverso la finestrella che si apriva sopra il foro da cui entra la luce del Sole. Oggi quella finestra non si apre piu’e ci vorrebbe forse un bel restauro.”
Per il solstizio d’inverno Sigismondi, che però sarà a Parigi, all’Istituto di Astrofisica, invita conunque i cittadini romani a “non perdersi lo spettacolo del passaggio del Sole in Basilica, in particolare i transiti “attorno al 21 dicembre, i piu’ belli da vedersi”. Lui cercherà di osservarli, se le condizioni meteo permettendo, alla meridiana di Saint Sulpice, realizzata nel 1743.
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