L’inizio ufficiale del nuovo Diploma di Specializzazione in Studi Sindoni, il primo del genere al mondo, è stato un’opportunità non solo per conoscere questo percorso di studi, ma per fare qualche riflessione con P. Gianfranco Berbenni ofmcap, Docente per il corso introduttivo La scienza e la teologia di fronte alla Sindone, e membro del comitato Scientifico.
Oltre agli aspetti teologici, di formazione dell’immagine, di documentazione storica e di analisi scientifica, ci ha spiegato P. Berbenni, “è necessario considerare anche gli aspetti legati alle scienze umane, come la psicologia, la sociologia e la comunicazione”, e alle dinamiche culturali e psico-sociali che si instaurano in relazione alla Sindone nella maggior parte delle persone: il cosiddetto pubblico, che del Sacro Telo, e del dibattito sulla sua autenticità o non autenticità, è spettatore, credente o non credente nella realtà di una reliquia, o di una icona (come ha espresso Papa Benedetto XVI nella sua visita per l’Ostensione Ufficiale di quest’anno) che da millenni ci costringe comunque a interrogarci sulla questione “chi è, l’Uomo della Sindone ?”.
E sulla sua innegabile e inescludibile valenza spirituale.
Mentre, ha continuato Berbenni, è sicuramente per la valenza culturale e sociale, e per la visibilità socio-intellettuale, che derivano dallo studiare o “comunicare” la Sindone, che frequentemente “si perde la necessaria adequatio intellectus ad rem, che porrebbe concettualmente e intellettualmente l’oggetto Sindone in posizione di rilevo. Si finisce invece con il confondere e collegare l’importanza del Sacro Telo, con la maggiore o minore importanza e notorietà degli studiosi” che, di volta in volta, si dedicano o si pronunciano su di esso.
Da molti anni poi, “assistiamo quasi al proliferare di sindonologi, riconosciuti o autodichiaratisi tali, come se fosse sufficiente scrivere qualche articolo, o realizzare un singolo libro per essere considerati professionalmente esperti di una realtà che necessita di anni di studi per essere compresa in minima parte, e che dopo secoli resta ancora un mistero”.
Ecco quindi la necessità e le ragioni di uno studio universitario organico, che oltre a sistematizzare e riepilogare i risultati di decenni di studi, testimonianze storiche, riflessioni teologiche e spirituali, mostri il percorso e le risultanze di tutte le discipline che hanno analizzato la Sindone. Un modo quindi per avere “una maggiore comprensione del Telo, degli sforzi e dei successi o insuccessi di scienziati e studiosi, e per formare propedeuticamente futuri esperti, preparati non solo nelle loro specifiche discipline, ma dotati di una visione complessiva, non frammentaria o estemporanea, ma frutto di un programma didattico, ragionato e progettato per questo fine.
Per coloro che fossero interessati, è possibile iscriversi fino al 25 ottobre prossimo.
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