In un articolo sull’Osservatore Romano del 22 agosto, che però siamo riusciti a ripubblicare solo nei giorni scorsi, l’antropologo Fiorenzo Facchini spiega come l’evoluzione della vita sia caratterizzata al tempo stesso da continuità e discontinuità.
“Certamente – scrive – il concetto di continuità meglio si armonizza con quello di gradualità evolutiva che Darwin considerava essenziale alla evoluzione, giungendo addirittura a dire che se così non fosse la sua teoria non avrebbe senso”; però “anche le novità genetiche, come quelle dovute a geni regolatori dello sviluppo, possono comportare sensibili cambiamenti evolutivi, espressioni di discontinuità”.
Ma anche lo sviluppo della cultura, l’uso e perfezionamento di strumenti, o il rapporto con l’ambiente, rappresentano, per Facchini, situazioni di discontinuità, evolutiva e culturale, e creano la necessità di “riconoscere modalità nuove rispetto al mondo animale”, dal momento che “l’uomo mediante la tecnologia ha la possibilità di intervenire intenzionalmente nei processi di adattamento cambiando sia l’ambiente sia se stesso”.
Link SRM (cortesia L’Osservatore Romano)
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.