Ecco quindi la necessità di una ri-evangelizzazione che “non può prescindere dalla storia della progressiva presa di coscienza, da parte del pensiero occidentale, della marginalità dell’uomo nell’universo, a cui ha la stessa astrofisica “ha contribuito con il passaggio dalla visione geocentrica a quella eliocentrica e poi, nel corso del XX secolo, con la scoperta di miliardi di galassie e infine con la constatazione che la massenergia visibile con i telescopi è soltanto il 4% della massenergia totale dell’universo”.
Link Il Sole 24 Ore
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