Ernesto Galli Della Loggia riflette sulla consolidata tendenza, nella realtà culturale odierna, ad attaccare il pensiero cristiano, anche apoditticamente e strumentalmente.
Nella società contemporanea osserviamo spesso “un atteggiamento sprezzante, quando non apertamente ostile, verso il Cristianesimo”, punteggiato anche da “un’irrisione impaziente, un’aperta aggressività che non è più solo appannaggio di ristrette cerchie di colti, come invece avveniva un tempo” e che mirano a colpire “l’idea cristiana nel suo complesso” e principalmente “il cattolicesimo e la sua Chiesa”.
Tra le ragioni di questi atteggiamenti, Galli Della Loggia vede “al primo posto l’ingenuità modernista” di un “l’illuminismo divenuto chiacchiera da bar”, che porta a illudersi di essere “compiutamente moderni”, di non avere limiti tranne “quelli che ci poniamo noi stessi” e di potere “amministrarci finalmente da soli”, senza la necessità di “alcuna trascendenza che c’insegni dov’è il bene e dov’è il male”, e con l’illusione ulteriore che “le vecchie autorità” siano state sostituite dalla Scienza.
Link SRM (cortesia L’Osservatore Romano)
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