A quattrocento anni dalla pubblicazione del Sidereus Nuncius di Galileo, con questa nuova denominazione, l’8 giugno ha riaperto i battenti il Museo di Storia della Scienza di Firenze, ristrutturato e con nuovi allestimenti, percorsi multimediali e interattivi, nuove collezioni.
Tra gli oggetti esposti al pubblico, due cannocchiali dello scienziato toscano, una lente originale dello strumento con cui scoprì i satelliti di Giove e alcuni piccoli resti di Galileo stesso, ritrovati solo recentemente. Nel percorso museale, anche la grande sfera armillare realizzata per il granduca Ferdinando I da Antonio Santucci, intorno al 1600.
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