Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni e richieste di chiarimenti, in merito alla notizia Se il conflitto tra evoluzione e fede prende svolte impreviste, e alla pubblicazione degli articoli de Il Foglio del 29 dicembre:
– Il teo-evoluzionismo è una malattia dello spirito da cui guardarsi, dice il prof. De Mattei
– Altro che Galileo. La nuova frontiera dentro la chiesa è la vertenza su Darwin
– Ci convertiremo al darwinismo quando ce ne daranno prova scientifica, almeno una
– Evoluzionismo un corno
E’ infatti parso ad alcuni che SRM si fosse sbilanciato su posizioni creazioniste neganti l’evoluzione, come se questi articoli rispecchiassero integralmente le nostre posizioni.
In realtà la nostra mission di analisi e di segnalazioni di notizie, eventi e dibattiti sul rapporto tra scienza e fede, e quindi anche sul rapporto tra religione e teorie evolutive, prevede la segnalazione obiettiva degli articoli e interventi più disparati, anche su posizioni dialetticamente contrapposte.
Avevamo segnalato questo aspetto, anche nella Newsletter SRM, e nel caso specifico avevamo anche iniziato e segnalato una analisi di questo “caso”, ma il fatto che gli articoli siano stati pubblicati separatamente, ha forse fatto si che chi accedeva al sito per la prima volta e si limitava a leggere uno o due di questi articoli, poteva indubbiamente pensare che fossimo diventati creazionisti a oltranza, e che disconoscessimo qualsiasi ipotesi evolutiva.
Ci scusiamo per parte nostra se abbiamo contribuito a questo piccolo equivoco, e sentendoci quindi in dovere di confermare che le posizioni illustrate negli articoli citati non si identificano assolutamente con le nostre, rimandiamo anche a prossimi approfondimenti e analisi del dibattito evoluzione-creazione, in queste settimane particolarmente intenso, anticipando il prossimo intervento che vorremmo segnalare, di Mons. Fiorenzo Facchini, tratto da Avvenire del 31 dicembre scorso.
Paolo Centofanti,
Direttore SRM – Science and Religion in Media
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