Intervenuto alla fine della mattinata inaugurale, il prof. Rubbia, premio Nobel per la Fisica, ha voluto sottolineare che “per quanto riguarda la creazione dell’Universo, il Big Bang, noi sappiamo […] che l’energia dello spazio vuoto è esattamente uguale all’energia dello spazio pieno”. Da un punto di vista fisico, questo significa “che quando si è creato l’universo non c’è stato dispendio di energia addizionale; perché l’energia dell’universo è fatta di due componenti: una componente negativa, che è energia potenziale, e una componente positiva, che è energia effettiva; e la somma dei due fa zero”. Mentre la fisica classica non spiega questa realtà, “solo la meccanica quantistica permette di fare transizione da due stati isoenergetici, come sono lo spazio vuoto (prima della creazione) e lo spazio pieno (dopo la creazione).
Una ipotesi che il prof. Stephen Hawking (che non ha potuto essere presente all’evento) avrebbe illustrato e spiegato nella sua relazione, e che per Rubbia “merita certamente di essere studiata meglio”.
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