Il Presidente della CEI, durante l’omelia della celebrazione eucaristica per i caduti di tutte le guerre, ha ribadito che l’odierno ‘progresso scientifico e tecnologico, la disponibilita’ dei mezzi materiali, il benessere sempre piu’ sofisticato, la mentalita’ diffusa che fa coincidere le emozioni e gli impulsi con la verita’ delle cose e la legittimita’ dei comportamenti” portano l’essere umano a credere erroneamente di avere un potere “sulla vita stessa”.
In realtà “l’uomo e’ una creatura” che spesso “smarrisce il senso dei suoi limiti” e prende così “la strada delle illusioni e quindi delle delusioni amare”.
L’essere umano “è pero’ caro a Dio”, e mentre “la morte ci richiama alla nostra condizione di fragilità”, la nostra fede ci mostra che non siamo soli, anche quando siamo chiamati “all’incontro con Dio nella vita eterna”.
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