Liquidazione della religione? Il fanatismo scientifico e le sue conseguenze
Di Richard Schröder
Non vi è ateismo possibile senza la conoscenza di ciò che si nega, la religione, e della sua possibile ragionevolezza. Né è quindi possibile liquidare su due piedi la religione come illusione, favola o persino superstizione, così come sembrerebbero voler fare tanti intellettuali campioni dell’ateismo militante, come Richard Dawkins o Christopher Hitchens.
Lo spiega Richard Schröder in questo suo libro pubblicato per Queriniana Editrice, e che è stato definito dal teologo Hans Küng (Ciò che credo, Rizzoli 2010) “il confronto più lucido con L’illusione di Dio di Dawkins”, scritto da “un teologo che ha alle spalle la spiacevolissima esperienza di sei decenni di società comunista atea della ex DDR”.
Dalla scheda:
“Alla domanda Che cosa è l’uomo? Chi siamo? non è possibile rispondere in modo soddisfacente con i metodi delle scienze naturali. Ciò non depone contro tali scienze, ma contro l’illusione di ascrivere loro la capacità di spiegare tutto. Pure la giustizia, la pace, la libertà, la colpa e il perdono sono di grande importanza nella nostra vita e nel nostro mondo, ma fuori dalla portata delle scienze naturali”.
Link Queriniana Editrice
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