Il 29 marzo scorso, nei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso è stato ufficialmente inaugurato il rilevatore di particelle Icarus, il progetto ideato dal Nobel Carlo Rubbia per indagare sui neutrini, le loro proprietà fisiche, il modo in cui essi cambiano “stato” e le sue caratteristiche in alcune situazioni.
Come ha spiegato lo stesso Rubbia in un articolo sul Corriere della Sera, gli scienziati sono “convinti che i neutrini siano uno dei più importanti e straordinari fenomeni cosmologici, in gran parte ancora tutti da scoprire, come confermato peraltro dai numerosi premi Nobel per la Fisica attribuiti a questo soggetto”. Per comprendere tale importanza, sarebbe sufficiente “pensare che assieme a ogni protone proveniente dalla primordiale nucleosintesi […] sono generati ben un miliardo di neutrini, che ancora oggi attraversano lo spazio cosmico”. Icarus, con Borexino e Opera, è tra i progetti realizzati all’interno dei Laboratori del Gran Sasso per lo studio dei neutrini.
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