da L’Osservatore Romano, 31 marzo 2011
Il Dragone e il primato della ricerca mondiale
Nel 2013 la Cina supererà gli Stati Uniti nel numero di studi
Pechino, 30. La Cina si avvia a superare gli Stati Uniti nel campo della ricerca scientifica. Il sorpasso avverrà entro il 2013, ben sette anni prima del previsto. A fare il calcolo è uno studio della britannica Royal Society, sulla base del numero di studi pubblicati sulle riviste internazionali dai vari Paesi.
Dall’analisi emerge che la tradizionale prevalenza di Stati Uniti, Europa e Giappone sta iniziando a cedere di fronte all’avanzata dei Paesi emergenti. Nel 1996 gli Stati Uniti hanno pubblicato 292.513 studi, dieci volte più della Cina (25.474). Ma in poco più di dodici anni la situazione è nettamente cambiata: nel 2008 gli studi americani erano 316.317 contro i 184.080 cinesi. Secondo gli esperti, la Cina, dopo aver soppiantato la Gran Bretagna al secondo posto, supererà gli Stati Uniti entro due anni. Ma a conoscere l’incremento più veloce come numero di studi tra il 1996 e il 2008 è stato l’Iran, il cui numero di ricerche pubblicate è cresciuto di ben diciotto volte, passando da 736 a 13.238. Il numero di studi in collaborazione tra iraniani e americani è quintuplicato, passando da 388 a 1831. Buoni risultati li hanno registrati anche la Turchia, i cui valori sono quadruplicati dopo aver aumentato di sei volte le sue spese in ricerca e sviluppo, Tunisia, Singapore e Qatar. Tuttavia, fanno notare gli analisti, non sempre l’aumento della quantità corrisponde a un aumento della qualità.
© L’Osservatore Romano
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