Il Guardian pubblica una intervista-dibattito a Robert Winston e Sam Harris, in cui entrambi si confrontano sul possibile equilibrio (per Winston) o inevitabile conflitto (per Harris), tra la religione e la scienza.
Rispondendo ad esempio ad una domanda sulla recente attribuzione del Premio Templeton 2011 all’astrofisico Martin Rees, Harris ha affermato di non criticarlo per le sue posizioni, né per avere accettato il premio, però di considerare comunque “insostenibile” la posizione di uno scienziato credente che voglia insegnare la scienza senza contraddire i principi e le basi della religione.
Ma se per Harris è inevitabile che vi sia “un prezzo da pagare quando un eminente scienziato pretende che non vi sia conflitto tra le affermazioni della scienza e della religione”, per Robert Winston non vi è “nulla di sbagliato in uno scienziato che accetti il Premio Templeton, né in qualcuno che promuova ciò che gli imprecisi definiscono “spiritualità”.
Link The Guardian
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