Uomo di fede e uomo di scienza; intellettuale e scienziato medioevale, ma con una straordinaria modernità di metodo e di pensiero: questa potrebbe essere una possibile breve descrizione di Gerberto d’Aurillac, divenuto Papa come Silvestro II nel 999. Una descrizione comunque inadeguata, perchè Gerberto fu filosofo, teologo, astronomo, pontefice, formatore, innovatore.
Se ne è parlato nella Biblioteca del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – MIUR il 2 maggio scorso, durante il convegno internazionale Gerberto Magister et Pastor.
Organizzata dall’astrofisico Costantino Sigismondi e dal MIUR, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, la giornata di studio ha visto gli interventi del prof. Flavio G. Nuvolone (Università di Friburgo, Svizzera); della dr.ssa Flora Parisi (Biblioteca Nazionale Centrale di Roma); della prof.ssa Laura C. Paladino, biblista e orientalista dell’Università di Bologna; del dr. Maurizio Chirri, geologo dell’Università di Roma Tre; della dr.ssa Daniela Velestino, epigrafista dei Musei Capitolini; del prof. Paolo Rossi, preside della Facoltà di Scienze dell’Università di Pisa; del dr. Pawel Max Maxim, dell’Osservatorio Astronomico Silvestro II (Bukowiec, Polonia); del prof. Costantino Sigismondi astrofisico dell’ICRANet e dell’Università di Roma La Sapienza.
L’evento era collegato al convegno Gerberto e la Scienza del suo tempo, svoltosi nel Museo dell’Astronomia di Rio de Janeiro con la partecipazione del prof. Sigismondi, il 5 aprile 2011.
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