Il Santo Padre ne ha parlato nella Concelebrazione Eucaristica di Domenica, 19 giugno 2011, per la Solennità della Santissima Trinità nello Stadio di Serravalle, durante il suo odierno viaggio Apostolico nella Repubblica di San Marino.
Nella cultura e nella società contemporanee, ha affermato, “si è insinuata la tentazione di ritenere che la ricchezza dell’uomo non sia la fede, ma il suo potere personale e sociale, la sua intelligenza, la sua cultura e la sua capacità di manipolazione scientifica, tecnologica e sociale della realtà.”
Ecco quindi che nel mondo, e nelle stesse terre in cui il Santo Padre è in visita, “si è iniziato a sostituire la fede e i valori cristiani con presunte ricchezze, che si rivelano, alla fine, inconsistenti e incapaci di reggere la grande promessa del vero, del bene, del bello e del giusto che per secoli i vostri avi hanno identificato con l’esperienza della fede”.
Una inconsistenza che porta gli esseri umani a andare oltre il materialismo, come ha spiegato nel pomeriggio durante il discorso ai giovani radunatisi per accoglierlo nella cittadina di Pennabilli. “L’uomo, anche nell’era del progresso scientifico e tecnologico – ha affermato – rimane un essere che desidera più; un più che non può fermarsi alle cose materiali, ma che si spinge verso un orizzonte molto più ampio”. Un orizzonte di verità, che va al di la del materialismo e del relativismo odierni, nel quale gli uomini corrono “il rischio di rimanere imprigionati”.
Attenzione però, ha spiegato il Pontefice, “non si tratta affatto di disprezzare l’uso della ragione, o di rifiutare il potere scientifico, tutt’altro: si tratta di capire che oltre” alla dimensione razionale e materiale, che il Santo Padre definisce orizzontale, esiste un’altra dimensione che “l’uomo deve cercare”: una “dimensione verticale”, di trascendenza e ascesa intellettuale e spirituale al trascendente; la sola capace di renderlo veramente libero, e di dare senso alla sua esistenza.
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.