Dedicato al grande filosofo napoletano, al quale tanto deve il pensiero filosofico moderno, la recente opera di Antonio Sabetta, sacerdote della diocesi di Termoli-Larino, segue una monografia edita già nel 2006, integrando articoli pubblicati dallo stesso autore su riviste scientifiche di settore.
In particolare il libro analizza la metafisica e antropologia vichiane del De antiquissima, del Diritto universale e della Scienza nuova, mostrando, come spiega lo stesso autore, “la visione vichiana dell’uomo e della storia, considerando in particolare il ruolo e il significato di Dio e della trascendenza nella determinazione del suo pensiero”.
E mentre “la vera rivoluzione vichiana è il costituirsi della scienza storica, l’attribuire valore e centralità alla storia”, Vico “manifesta una vera e propria teologia filosofica, che si esprime nella stessa “conoscenza storica”, attraverso la quale “l’uomo può compiutamente, sotto forma di scienza, conoscere quel Dio che altrimenti resterebbe sconosciuto sul piano della ragione, essendo per lui impossibile muovere dalla realtà naturale”.
Edizioni Studium, Roma 2011, 188 pagine
ISBN 9788838241291
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