Questo esperimento internazionale, ideato e coordinato dal premio Nobel Samuel Ting (MIT – CERN), è stato costituito da sessanta istituzioni di sedici paesi, con un team di studio che coinvolge seicento scienziati e ricercatori, è stato finanziato con circa 1,5 miliardi di euro.
Progettato per identificare nello spazio particelle di materia oscura e di antimateria, è costituito da un rivelatore di particelle che nell’ultima missione NASA dello Space Shuttle, l‘Endeavour STS-134, nel mese di maggio, è stato collocato in orbita geostazionaria installandolo su di un modulo esternamente alla ISS, la Stazione Spaziale Internazionale.
Ciò permetterà ad AMS 2 di analizzare e misurare il passaggio di raggi cosmici nello spazio, intercettandoli prima che entrino nell’atmosfera terrestre, lasciando così intatte tutte le possibili preziose informazioni fisiche sulla loro provenienza e sulle loro caratteristiche.
Il vice responsabile del progetto, il fisico Roberto Battiston (INFN e Università di Perugia) presenterà l’iniziativa il 20 settembre 2011 (link SRM) presso i Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare del Gran Sasso (INFN/LNGS), nell’ambito di un evento che prevede anche l’incontro con alcuni degli astronauti che hanno fatto parte degli equipaggni dell Space Shuttle, Endeavour STS 134 e MagISStra.
Per informazioni sul Progetto AMS 2 : www.ams02.org – ams.pg.infn.it
Fonte: Laboratori Nazionali del Gran Sasso, INFN/LNGS
Immagini: cortesia Laboratori Nazionali del Gran Sasso, INFN/LNGS
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