18 settembre 2011
La religione dovrebbe sostenere la scienza
Lo sostiene, in un intervento sul blog del Washington Post, Padre Frank Pavone, sacerdote cattolico, direttore di Priests for Life, la più grande organizzazione cattolica americana che si batte in difesa della vita.
Citando ad esempio il testo dell’Enciclica di Papa Giovanni Paolo II Fides et ratio, il presule ha evidenziato come “la religione, nella sua espressione più corretta, dovrebbe rispettare e sostenere la scienza, nei suoi metodi e nei suoi contenuti, perché tutta la conoscenza e la verità derivano dall’unico Dio”.
Link SRM
Studiare la fisica per trovare l’Infinito
Può lo studio delle scienze fisiche avvicinare l’essere umano a Dio e alla percezione dell’esistenza di un trascendente e di un assoluto che vanno oltre le capacità della mente umana, oppure il lavoro di ricerca degli studiosi finisce per spingerli verso posizioni e concezioni più materialistiche e deterministiche?
Per Lucio Rossi, professore associato di fisica sperimentale all’Università di Milano, coinvolto nel Progetto LHC del CERN di Ginevra, l’attività di scienziato si è rivelata totalmente coerente con la propria spiritualità: una attività che per sua stessa natura non porta a conclusioni definitive, come spiega in una intervista per Avvenire, mostrando invece “che le risposte che ci dà una scoperta scientifica generano sempre un numero ancora maggiore di domande”.
Di questa progressione nella conoscenza ha parlato anche il giornalista Mario Gargantini, direttore della rivista scientifica Emmeciquadro, il quale ha introdotto e moderato l’incontro: “l’uomo – ha affermato – spinto dal desiderio di un incontro sempre più pieno con la realtà e da un’indomabile tensione al vero, può acquisire conoscenze certe” anche se inevitabilmente “attraverso processi fragili e complessi”.
Link SRM
Le scienze evolutive possono negare la fede?
La domanda, provocata dalla lettera di un lettore del National Catholic Register è alla base di un recente articolo apparso su tale giornale; il lettore chiede come considerare affermazioni come quelle del giornalista scientifico John Farrell, che partendo anche dal polimorfismo genetico, dalle pagine di Forbes aveva auspicato una evoluzione delle teologia, ipotizzando che la scienza sostanzialmente porti a disconfermare la fede e le sue credenze.
In realtà, risponde l’autore dell’articolo, Mark Shea, la scienza può portare in alcuni casi a riconsiderare e reinterpretare le Scritture, ma nonostante ciò non è sicuramente in grado di “scuotere il cristianesimo alle sue fondamenta”.
Vi sono poi due punti fondamentali, ai quali anche la stessa scienza, nella sua potenza investigativa sulla realtà, non sa rispondere: “Da dove proveniamo, dal punto di vista dei processi biologici?” oppure, può veramente la scienza contraddire direttamente, per esempio, l’idea cristiana del peccato e della sua origine?
Link SRM
John Polkinghorne: perché la scienza non può rispondere a tutte le domande
Il fisico e teologo britannico ne ha parlato al Meeting di Rimini e in una recente intervista per Il Sussidiario.
Divenuto sacerdote anglicano nel 1982, da allora Polkinghorne si è costantemente battuto per dimostrare la permeabilità tra due sistemi di conoscenza da troppi visti ancora a torto come antitetici: fede e scienza. Ma non vi è alcun “conflitto tra scienza e religione nel comprendere il mondo. Fede e scienza sono originariamente amiche, perché sono partner nella ricerca della verità. È vero che ricercano differenti livelli di verità, ma alla fine la verità è una, quindi la scienza è amica della religione”. Entrambe arrivano a comprendere e vedere solo una parte della realtà. Così, abbiamo “bisogno di scienza e religione insieme”. Esse, ha spiegato, sono come “due occhi: posso vedere con l’occhio della scienza e posso vedere con l’occhio della religione. E guardando con due occhi insieme posso vedere più lontano e più in profondità di quanto possa fare l’uno o l’altro di essi da solo”.
Link SRM
Evoluzione come adattamento casuale ?
Secondo uno studio di alcuni ricercatori dell’Università di Tucson, in Arizona, guidati dalla prof.ssa Joanna Masel, gli esseri viventi si adatterebbero all’ambiente in conseguenza di mutazioni casuali, dovute a “errori genetici”, e che si dimostrerebbero vincenti o comunque capaci di garantire la sopravvivenza dei soggetti mutati. Come ha spiegato la stessa Masel, l’evoluzione avrebbe “bisogno di un parco giochi in cui sperimentare i possibili cambiamenti” e di determinare quali possano essere utili o vincenti.
La ricerca, pubblicata su PNAS, ha analizzato la crescita e lo sviluppo di colonie di lieviti, permettendo anche di definire un modello matematico di evoluzione e di simularne così teoricamente le possibili modificazioni genetiche su periodi di tempo molto più ampi.
Link SRM
NASA: il satellite Fermi mostra i misteri dello spazio
Sono 1873 gli oggetti censiti dal satellite Fermi, un progetto della NASA, l’agenzia spaziale statunitense, al quale collaborano anche l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Astrofisica; l’obiettivo è quello di esplorare lo spazio tramite lo studio delle emissioni di raggi gamma.
Nei giorni scorsi la NASA ha reso disponibile il “catalogo” delle analisi del telescopio, presentandolo ufficialmente in un convegno della Società Americana di Astronomia.
Link SRM
Libri
Il neo del Creatore
Di Marcelo Gleiser
L’Universo non è caratterizzato solamente da simmetria ma, come spiega questo libro di Marcelo Gleiser, docente di fisica e astronomia presso il Darthmouth College (USA), ha in sé asimmetrie che, oltre a essere insite ai suoi meccanismi di funzionamento e alla sua espansione, ne costituiscono anche un’intrinseca bellezza.
Tornato alla fede dopo un precedente temporaneo percorso di allontanamento, Gleiser ci mostra il neo, l’imperfezione, l’asimmetria che Dio ha attribuito all’universo, e parla anche tra le righe del proprio modo di vivere l’essere scienziato e credente.
Segnaliamo una breve recensione, in parte critica, da La Stampa.
Link SRM
Prossimi Eventi
Gli astronauti della NASA ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso
Cosa hanno in comune lo Shuttle e la Stazione Spaziale Internazionale con i Laboratori del Gran Sasso? Lo studio dello spazio e delle leggi fisiche che formano e regolano l’universo passa indifferentemente attraverso esperimenti in orbita, esperimenti sotterranei, missioni spaziali. Così, pur cambiando strumenti, mezzi e ambienti operativi, non vi è però differenza nell’approccio scientifico, nelle metodologie, negli obiettivi fondamentali delle ricerche.
Così, il 20 settembre prossimo, gli astronauti delle missioni Shuttle STS-134 e MagISStra visiteranno quello che è il più grande Laboratorio sotterraneo al mondo di fisica nucleare e si incontreranno con gli scienziati che vi lavorano.
Oltre questi eventi privati, nel pomeriggio verrà organizzato un incontro pubblico con gli astronauti italiani Roberto Vittori e Paolo Nespoli e con il Prof. Roberto Battiston, responsabile dell’esperimento AMS 2 – Alpha Magnetic Spectrometer, che proprio dallo Shuttle Endeavour STS-134 è stato portato in orbita durante l’ultima missione ufficiale della navetta spaziale.
Per informazioni:
Dott.ssa Roberta Antolini, Responsabile Relazioni Esterne; tel. 0862-437216; fax. 0862-437559; antolini@lngs.infn.it
I giornalisti possono accreditarsi scrivendo a galeota@lngs.infn.it, entro il 15 settembre 2011, alle ore 15.00.
Link SRM
Notte europea dei ricercatori 2011
Con iniziative in tutta Italia, dal 23 settembre torna l’annuale appuntamento con la La Notte dei Ricercatori; la rassegna di scienza e cultura è organizzata, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e con il sostegno della Commissione Europea, da Frascati Scienza (sostenuta da Asi, Cnr, Enea, Esa-Esrin, Inaf, Infn, Ingv), dalle tre università pubbliche di Roma e dal Comune di Frascati, in collaborazione con Regione Lazio – Assessorato alla Cultura, Arte e Sport; Filas; Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini.
Domenica 18 settembre a Roma si svolgerà la presentazione ufficiale dell’iniziativa, con esperimenti, spettacoli e una mostra fotografica sul tema Scienza, natura e tecnologia.
Link SRM
Festival Filosofia
È la natura l’argomento al centro di questa undicesima edizione del Festival Filosofia che dal 16 al 18 settembre nelle città di Modena, Carpi e Sassuolo vedrà in dialogo filosofi, scienziati, intellettuali e studiosi di scienze umane.
Agli incontri, su varie aree tematiche, si accompagneranno eventi culturali, letture di testi, spettacoli, musica.
Tra gli interventi programmati, citiamo il sociologo Zygmunt Bauman, i filosofi Massimo Cacciari, Remo Bodei e Jean-Luc Nancy, l’antropologo Marc Augé, l’architetto e filosofo Rem Koolhaas, la fisica e ambientalista Vandana Shiva.
Link SRM
Contacts SRM:
0039-3927208388 skype: paolo.centofanti |
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.