In queste settimane sono stati pubblicati i risultati di recenti studi che hanno introdotto o rafforzato alcune ipotesi sull’origine degli esseri umani, e sul loro progressivo sviluppo evolutivo, anelli mancanti permettendo, ovvero considerando comunque che alcuni dei passaggi intermedi nell’ominizzazione dei nostri antichi antenati e nel loro evoluzione fisica e culturale, sono tuttora oggetto di indagini.
Così, se da una parte, come riferisce anche la statunitense PNAS, Proceedings of the National Academy of Sciences, l’incrocio delle popolazioni Sapiens con le popolazioni Neanderthal sembrerebbe dimostrato e più rilevante di quanto si credesse finora e di quanto si possa determinare scientificamente, su Science si torna a parlare appunto di anello mancante: in Sudafrica, nell caverne di Malapa, nei pressi di Johannesburg, sarebbero stati ritrovati resti di Australopithecus sediba – Epa, che per caratteristiche quali la conformazione della ossa della mano, del bacino e dei piedi, la posizione eretta, e uno sviluppo evoluto del cervello, dimostrerebbero una avvenuta ibridazione tra Australopithecus e Homo.
Link PNAS – Le Scienze 1 – Le Scienze 2 – Corriere della Sera/Scienze
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