Progressi annunciati nel mese di ottobre da alcuni scienziati del britannico Wellcome Trust Sanger Institute, che dalle pagine del sito web dell’istituto hanno svelato una nuova tecnica per riprogrammare cellule staminali adulte, e farle regredire allo stato embrionale, con una metodologia che dovrebbe essere più efficiente di quelle utilizzate finora.
Con una performance di 100 a 1, paragonandola alle tecniche precedenti, e con una maggiore qualità delle cellule e una aumentata velocità di produzione, la nuova tecnica rappresenterebbe quindi una svolta decisiva in questo tipo di sperimentazioni, oltre che ovviamente nella possibilità di produrre farmaci e definire e programmare terapie basate sulle staminali.
Come ha spiegato il prof. Wei Wang, che ha guidato lo studio, “questa ricerca è una pietra miliare nel campo delle cellule staminali umane”, e la tecnologia sperimentata “apre le basi allo sblocco del compoleto potenziale delle cellule staminali”.
Mentre il prof. Pentao Liu, autore senior dello studio, ha illustrato le specifiche caratteristiche della ricerca “le cellule riprogrammate dviluppate dal nostro team – ha affermato – hanno mostrato le stesse potenzialità delle cellule staminali di topo”. Con un approccio che “permetterà ai ricercatori di ingegnerizzare e riprogrammare facilmente cellule staminali umane per generare vari tipi di cellule per le terapie sostitutive negli esseri umani.”
Link Sanger Institute
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