La ragione da sola non basta, per trovare e comprendere la verità dell’Universo e dell’Uomo; Papa Benedetto XVI lo ha nuovamente affermato nella sua omelia per la Solenne Celebrazione Eucaristica dell’Epifania, celebrata nella Basilica Vaticana il 6 gennaio scorso.
Dobbiamo allora essere come i Magi, che “hanno seguito la stella” e “attraverso il linguaggio della creazione hanno trovato il Dio della storia”. Ma dobbiamo anche essere consapevoli che “il linguaggio della creazione da solo non basta”, e che solamente “la Parola di Dio che incontriamo nella Sacra Scrittura poteva indicare loro definitivamente la strada” e portarli finalmente alla verità.
“Creazione e Scrittura, ragione e fede – ha spiegato il Santo Padre – devono stare insieme per condurci al Dio vivente”; e mentre “si è molto discusso su che genere di stella fosse quella che guidò i Magi”, ipotizzando “una congiunzione di pianeti”, oppure “una Super nova, cioè [..] una di quelle stelle inizialmente molto deboli in cui un’esplosione interna sprigiona per un certo tempo un immenso splendore”, oppure una cometa, ciò che è più importante è “la grande stella, la vera Super nova che ci guida”, ovvero “Cristo stesso. Egli è, per così dire, l’esplosione dell’amore di Dio, che fa splendere sul mondo il grande fulgore del suo cuore”.
Così possiamo anche dire che “i Magi d’Oriente di cui parla il Vangelo [..], così come generalmente i Santi, sono diventati a poco a poco loro stessi costellazioni di Dio, che ci indicano la strada. In tutte queste persone il contatto con la Parola di Dio ha, per così dire, provocato un’esplosione di luce, mediante la quale lo splendore di Dio illumina questo nostro mondo e ci indica la strada”.
Link omelia, sito Vaticano
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