Il rapporto tra teorie evolutive, fede e Sacre Scritture è stato al centro di questo evento che il 14 febbraio 2012 ha concluso il ciclo di incontri Quando il cielo contemplo e la luna, organizzato a Parma dall’Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Relatore, il prof. Daniel Turbon, docente di Evoluzione Umana presso l’Università di Barcellona, e autore di numerosi saggi e articoli.
Lo stesso Turbon, in una recente intervista, ha spiegato come, mentre per una parte degli scienziati “l’evoluzione è il frutto della combinazione di fattori contingenti ed esterni, come fattori climatici e geografici”, e “nulla avrebbe a che fare con una concezione finalistica del mondo e dell’uomo”, per altri “l’Evoluzione non è in contrasto con la Creazione, ma «è una versione laica della Bibbia», o come scrive Francis Collins, direttore del Progetto Genoma Umano «la Evoluzione è la forma più elegante che Dio poteva usare per creare l’uomo». E lo stesso Charles Darwin, “secondo alcuni studiosi (A. Desmond e J. Moore: Darwin: The life of a Tormented Evolutionist) visse una lacerante lotta interiore perché non riusciva a conciliare la sua teoria che non considerava alcun intervento divino nella vita e nella evoluzione degli esseri viventi con i principi teologici a cui era stato educato”.
Link Gazzetta di Parma
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