In un articolo pubblicato da Science sono stati presentati gli studi effettuati su Titano, uno dei satelliti di Saturno, tramite la sonda Cassini-Huygens; le analisi portano a ipotizzare, con elevate probabilità, la presenza di un oceano di acqua allo stato liquido, ipotesi che comporterebbe anche la probabilità di presenza di forme di vita.
Le ricerche sono state realizzate da un gruppo di studiosi di NASA, ESA – European Spacial Agency, e ASI – Agenzia spaziale Italiana; gli scienziati, guidati dal prof. Luciano Iess, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma, hanno rilevato deformazioni di Titano durante la sua rotazione, deformazioni in alcuni casi maggiori di 10 metri, e che dimostrano come il satellite non sia composto solamente di roccia o ghiaccio, ma presenti sotto la superficie, sotto una crosta di circa 50 chilometri, una grande massa liquida che fluttuerebbe come le maree terrestri, e la cui profondità è stata valutata intorno ai 250 chilometri.
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