Il 14 settembre del 1712 moriva a Parigi Giovanni Domenico Cassini, professore di astronomia all’università di Bologna e, dal 1671, direttore dell’Osservatorio della capitale francese; nato l’8 giugno del 1625 nella cittadina ligure di Perinaldo, osservò per primo nel pianeta Giove il disallineamento, o rotazione differenziale, di circa cinque minuti tra la rotazione dell’atmosfera ai poli e l’atmosfera nelle zone equatoriali; nel 1665 contemporaneamente al fisico e geologo britannico Robert Hooke scoprì la cosiddetta grande macchia rossa del grande pianeta gassoso, ovvero l’enorme tempesta anticiclonica situata a 22° al di sotto della linea dell’equatore; è autore anche di numerose scoperte su Saturno: quattro dei suoi satelliti, e la divisione tra gli anelli del pianeta, che prima si riteneva fossero un corpo solido, anziché essere costituiti da frammenti; tale caratteristica è ancora oggi definita come Divisione di Cassini. Nel 1671 individuò il satellite Giapeto; nel 1672 scoprì Rea, e nel 1684 Teti e Dione. Fu anche un matematico, un medico e un biologo, e diede origine a una vera e propria dinastia di astronomi; tra i suoi discendenti che ebbero rinomanza storica nello studio del cosmo, il figlio Jacques e il nipote César-François.
Anniversari: Giovanni Domenico Cassini

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