Intervista a P. Rafael Pascual LC
Nel corso della Giornata di studio e di dialogo interreligioso sulla Sindone svoltasi a Roma il 7 novembre scorso (cfr. SRM) presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, abbiamo intervistato p. Rafael Pascual LC, Decano della Facoltà di Filosofia e Direttore dell’Istituto Scienza e Fede, promotori dell’evento, sulle ragioni, le finalità e le opportunità di questo particolare incontro, che ha visto confrontarsi, a porte chiuse per la particolare specificità e delicatezza di alcune delle questioni trattate, esponenti delle tre maggiori confessioni religiose monoteiste.
Come siete arrivati ad organizzare un confronto tra diverse confessioni religiose su un tema complesso, delicato e per alcuni controverso, come la Sindone ?
Forse la stessa potenziale difficoltà e complessità del tema, e di un suo trattamento che analizzasse, mostrasse e confrontasse i punti di vista dottrinali delle tre religioni monoteiste principali, ha costituito una sfida intellettuale e culturale stimolante, che non poteva non appassionare e non avere risposta.
Ovviamente la ragione più importante è stata l’universalità della figura dell’Uomo della Sindone, della sua storia e della sua sofferenza; una universalità che parte dalle Antiche Scritture Ebraiche, e da esse deriva; che ha la sua viva e completa testimonianza nel Vangelo; e di cui troviamo importanti tracce storiche nel Corano, che parla di un Gesù profeta venuto sulla terra per aiutare l’umanità, e che tornerà alla fine dei tempi. In tale trasversalità dell’Uomo della Sindone abbiamo visto la necessità scientifica, oltre che metodologica, di un evento di questo tipo, e soprattutto, più ampiamente, di uno studio inter-religioso, prolungato nel tempo, che coinvolgendo le tre religioni maggiori, porti una nuova luce negli studi e nel modo di considerare la Sindone; possibilmente con alcune conclusioni condivise, sempre però naturalmente nel rispetto delle reciproche diversità dottrinali, storiche e teologiche.
Un evento che, come ha spiegato nella sua relazione introduttiva, è stato frutto di un percorso culturale e organizzativo …
La Giornata di studio e di dialogo interreligioso sulla Sindone si collega idealmente ad eventi precedenti che, pur non avendo avuto la Sindone come tema di riferimento, sono comunque stati voluti in una logica del dialogo tra le differenti confessioni religiose monoteiste; mi riferisco ad esempio a due incontri organizzati a Gerusalemme: nel 2010 l’incontro di analisi e confronto del rapporto tra fede e ragione nel medioevo per l’ebraismo, il cristianesimo e la religione islamica islam nel medioevo; nel 2011 l’analoga iniziativa di studi sul rapporto scienza – fede nelle religioni monoteistiche; oppure ai due eventi su bioetica e dialogo interreligioso voluti dalla Cattedra Unesco in Bioetica e Diritti Umani, e che si sono svolti, rispettivamente, a Gerusalemme nel 2009 e a Roma nel 2011. La giornata di studi sulla Sindone può quindi essere considerata come una naturale evoluzione dei frutti di tali incontri e della volontà comune, espressa dai partecipanti, di continuare il confronto e il dialogo sui grandi temi e sulle questioni più importanti per le rispettive confessioni religiose.
Quali sono gli obiettivi di tale incontro ?
Direttamente, accedere ad una riflessione più ampia, forse anche più consapevole, sulla Sindone e sull’Uomo che essa raffigura, una riflessione scaturente proprio dal confronto dialogico tra posizioni differenti, legate a confessioni, tradizioni e testi religiosi differenti tra loro, anche se spesso con molto in comune.
Indirettamente, come dicevo prima, oltre a testimoniare il possibile dialogo tra cristianesimo, ebraismo e islamismo, continuare e favorire tale dialogo, e mostrare proprio quanto vi sia di comune da un punto di vista antropologico, oltre che storico e in alcuni casi di testi, ovviamente con le specifiche differenze tra Bibbia e Corano. Del resto, il Vangelo deriva dall’Antico Testamento; la stessa figura di Gesù la troviamo, come profeta, nel Corano; e Gesù è un ebreo, che parte dall’ebraismo per definire e diffondere il nuovo credo.
Avete già programmato altri eventi analoghi ?
Non ancora, però relatori e partecipanti hanno concordemente manifestato la volontà di sviluppare i contenuti della Giornata di Studi, che ovviamente non poteva completare lo studio e il confronto su una questione così complicata come la Sindone. Io stesso nella mia presentazione iniziale ho voluto esprimere l’augurio: che questo sia l’inizio di una serie di incontri che promuovano il dialogo rispettoso, sincero e amichevole tra gli esperti delle diverse religioni monoteistiche sorelle.
La scelta di un evento a porte chiuse, di cui le chiederei più approfonditamente le ragioni, non ha comunque impedito di comunicare l’evento e le conclusioni emerse … .
Certamente, siamo anzi riusciti a conciliare le necessità di un incontro di studi di alto livello, necessariamente non aperto al pubblico, e la opportunità di comunicarne i contenuti. La scelta di organizzare un evento a porte chiuse è stata inevitabile, sia per il livello dei relatori e dei rispettivi interventi, sia per consentire la giusta tranquillità per quello che è stato, appunto, non un convegno pubblico, ma un incontro di studi, e di confronto su tematiche che, per coloro che sono intervenuti o che hanno partecipato, possono avere valenze anche molto diverse; volevamo inoltre anche prevenire che le tesi espresse venissero percepite parzialmente, o fraintese, se non che venissero estrapolati e veicolati all’esterno singoli estratti delle varie relazioni, che decontestualizzati potessero indurre a valutazioni erronee, lontane, se non contrarie alle intenzioni dei relatori e di noi organizzatori.
L’incontro è parte anche delle attività del Diploma in Studi Sindonici; quali gli sono gli obiettivi di questo programma formativo ?
Vogliamo formare esperti del tema Sindone, che anche se non possono uscire da questo corso di studi con la piena conoscenza di tutti gli aspetti e le questioni connessi al Sacro Telo, abbiano però sicuramente in primis le basi scientifiche, filosofiche, storiche e teologiche per comprendere correttamente la Sindone, ne conoscano la storia, la ricerca scientifica, le controversie che da sempre si creano attorno ad essa; parallelamente al percorso formativo, come accennavo prima, vogliamo promuovere iniziative di studio e di ricerca nei vari ambiti disciplinari che possono permetterci di analizzare e comprendere meglio la Sindone.
Intervista di Paolo Centofanti, Direttore SRM – Science and Religion in Media
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