Scienza, fede, ragione, informazione. Direttore Paolo Centofanti

Newsletter marzo 2014

SRM Newsletter n. 231

Sabato 22 marzo 2014

 

 

 

PLATO e CHEOPS, due missioni per trovare esopianeti

L’Agenzia Spaziale Europea, presenta due progetti di ricerca di esopianeti:

Plato – Planetary Transits and stellar Oscillations, con l’obiettivo di trovare pianeti con caratteristiche paragonabili a quelle della terra e che possano quindi presumibilmente ospitare forme di vita simili alla nostra, o comunque essere adatti a farlo. Gli strumenti sono stati progettati da un gruppo di scienziati, guidati dall’astronomo Roberto Ragazzoni, professore di ottica all’Università di Padova e membro dell’INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica.

CHEOPS, CHaracterizing ExOPlanets Satellite, progetto internazionale di classe S, che con l’INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, e l’ASI – Agenzia Spaziale Italiana, vede collaborare scientificamente e tecnicamente anche l’Italia. Tra gli obiettivi, lo studio strutturale dei pianeti orbitanti attorno a soli di altri sistemi, e che, confrontati col nostro pianeta, corrispondano ad alcuni specifici parametri.

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DarkSide-50: cercando la materia oscura

Si chiama DarkSide-50 l’esperimento internazionale ad elevata tecnologia progettato per la ricerca sulla materia oscura dell’universo, a cui collaborano centri di ricerca e gruppi di scienziati da vari paesi, tra cui Stati Uniti, Italia, Cina, Francia, Russia, Ucraina, Polonia. Sostenuto dalla National Science Foundation e dal Department of Energy statunitensi e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare italiano, è un progetto altamente innovativo basato sull’utilizzo del gas Argon, reso liquido dalle elevate pressioni e stabilizzato ad una temperatura di -189° C, per tracciare le WIMP (Weakly Interacting Massive Particle), le particelle di materia oscura teorizzate dalla attuale fisica.

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Quanto siamo Neandertal?

Secondo un lavoro scientifico di Joshua M. Akey e Benjamin Vernot pubblicato su Science, la nostra specie non si sarebbe evoluta separatamente da altre linee evolutive, come ad esempio quella dei Neandertal, che anzi sono in parte nostri lontani antenati. Il DNA degli umani moderni conterrebbe tracce arcaiche, non trascurabili, di quello neandertaliano anche in individui non africani. Le cause sarebbero dovute ad incroci genetici che si sarebbero verificati conseguentemente alle migrazioni umane dall’Africa. Le ibridazioni si sarebbero verificate con lo spostamento dal continente africano sia di neandertaliani, sia di individui già ibridati con loro. La ricerca di Akey e Vernot, come da loro stessi dichiarato, “dovrebbe costituire un nuovo corso negli studi paleogenomici”, consentendo di ottenere significative informazioni sulle sequenze del DNA “di gruppi ormai estinti, pure in assenza di resti fossili”.

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Il DNA potrebbe spiegare come classificare realmente gli esseri viventi?

I tradizionali metodi di classificazioni delle specie definiti da Linneo, e le classificazioni effettuate dai moderni seguendo i suoi criteri, per alcuni studiosi del Virginia Tech, guidati dal professor Boris Vinatzer, sarebbero superati, oppure superabili. Per Vinatzer, gli attuali studi sul DNA non solo dimostrano l’intrinseca artificiosità e erroneità di tali classificazioni, ma costituiscono anche parametri reali, genetici, per classificarli in modi corretti, coerenti con le loro reali appartenenze di genere, specie, famiglie, e con il loro genoma. Ne parla in un articolo scientifico pubblicato sul Plos One, con il titolo A System to Automatically Classify and Name Any Individual Genome, dove spiega il suo metodo, basato sulla definizione delle intere sequenze genetiche, in modo da produrre un codice univoco, specifico per quell’essere vivente, classificandolo automaticamente e in modo indipendente dalla attuale nomenclatura delle specie.

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Eventi recenti

Rapporto tra scienza e fede nel Terzo millennio

Il dialogo e il possibile equilibrio tra scienza e religione e la necessità di una nuova alleanza tra queste due differenti modalità per conoscere e interpretare il creato sono stati al centro di una conferenza, dal titolo Rapporto tra scienza e fede nel terzo millennio, che il professor Antonino Zichichi ha tenuto a Trani lo scorso 21 febbraio, alla presenza dell’Arcivescovo, S. E. Mons. Giovanni Battista Pichierri.

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Sindone e archeologia

Lo studio archeologico della Sindone contribuisce a portare possibili spiegazioni sulla sua intrinseca realtà e sulla sua storia. Un corso a Roma si è proposto di approfondire le principali questioni e scoperte in queste aree di studi, aiutando a formare esperti del Sacro Telo. Organizzato in una modalità intensiva di tre giorni, il corso è stato offerto dal Diploma di specializzazione in Studi Sindonici dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum dal 5 al 7 marzo 2014. Diretto dalla dottoressa Ada Grossi, ha raffrontato le evidenze sindoniche con le ricerche in ambiti archeologici, storici e letterari, riguardo la passione dell’Uomo della Sindone, dalla flagellazione alla crocifissione; la sua deposizione e sepoltura, confrontata con le tradizioni funebri giudaiche; gli studi e le analisi linguistiche.

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Lo statuto ontologico dell’embrione umano

L’identità e lo statuto ontologico dell’embrione umano, considerati dal punto di vista filosofico, teologico, scientifico, sono gli argomenti affrontati in una conferenza a Roma, tenuta dal professor P. Ramón Lucas Lucas lo scorso 4 marzo 2014. Docente alla Pontificia Università Gregoriana e all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, il relatore ha tra i suoi ambiti di interesse l’antropologia filosofica e la bioetica. Organizzato dal Master in Scienza e Fede, l’intervento faceva parte del modulo Biotecnologie e questioni bioetiche.

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La coscienza, tra mente e cervello

Se ne è parlato a Roma martedì 11 marzo 2014, in una conferenza offerta dal prof. Alberto Carrara, docente di filosofia all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

Nell’incontro, organizzato dal Master in Scienza e Fede nell’ambito del modulo Rapporto mente-corpo e intelligenza artificiale, il relatore ha affrontato le fondamentali questioni antropologiche, scientifiche, filosofiche, e eventuali reciproche interconnessioni tra le nozioni e le teorie presentate dalle varie discipline al riguardo.

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Prossimi eventi

I Caffè delle scienze

Il Dipartimento di Scienze della vita e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale dell’Università di Trieste organizza una serie di incontri, in cui due studiosi intervengono ciascuno su di un proprio argomento tematico, per poi rispondere alle domande del pubblico.

La rassegna è partita il 13 febbraio scorso. Tra i prossimi incontri segnaliamo quello dell’8 maggio, in cui sono previsti gli interventi di Michele Maris dal titolo Tra polveri, microonde, vibrazione cosmiche. Il viaggio di Planck alla scoperta del Big Bang, e di Giorgio Vallortigara su Nati per credere.

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Festa di Scienza e Filosofia: Umano. Sensibile. Ignoto

Si svolgerà dal 10 al 13 aprile nella cittadina umbra di Foligno la quarta edizione della Festa di Scienza e Filosofia – Virtute e Canoscenza, rassegna di eventi e attività organizzata annualmente dal Comune e dal Laboratorio di scienze sperimentali. Il tema scelto quest’anno sarà Umano, Sensibile, Ignoto; tre parole che “descrivono la necessità e l’amore per la conoscenza che hanno caratterizzato la storia e la vicenda umana di migliaia di millenni, tratteggiano l’inquietudine della mente umana e l’insaziabile curiosità di ricercare le cause dei fenomeni e di non accontentarsi dell’autorità di un mondo di carta e caratterizzano, oggi in modo peculiare, la nostra modernità”.

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Biologia: struttura e dinamiche delle macromolecole

Questo il tema del convegno internazionale organizzato a Roma, dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dalla Fondazione Donegani, in memoria del chimico Ivano Bertini, socio della prestigiosa istituzione.

Nella sua carriera, Bertini si è occupato sia di chimica organica che inorganica e bioinorganica, oltre che più specificamente di metalloproteine, argomento su cui ha pubblicato numerose ricerche e articoli scientifici. Per i suoi studi in questi ambiti le università di Ioannina, Siena e Stoccolma gli hanno conferito lauree ad honorem. È morto a Firenze il 7 luglio del 2012. L’evento per ricordarlo, promosso dai Lincei, si svolgerà l’8 e il 9 aprile 2014 con il titolo Struttura e dinamiche delle macromolecole biologiche.

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