2 aprile 2014
La vita? forse originata dalle profondità della Terra
Una ipotesi avanzata da un gruppo di ricercatori dell’università di Leeds, in Gran Bretagna, guidati dal chimico Terry Kee. Lo studio contraddirebbe le recenti teorie secondo le quali le basi primordiali della vita sarebbero arrivate sul nostro pianeta dallo spazio profondo, tramite asteroidi. Pubblicata il 12 marzo 2014 sulla rivista scientifica Astrobiology, la ricerca presuppone invece che tali basi si siano generate nella terra stessa, per cause chimiche e geologiche, ad esempio per reazioni chimico-fisiche all’interno di fonti geotermali. Gli scienziati hanno realizzato delle simulazioni in laboratorio che mostrano come tale ipotese sia perfettamente adatta a spiegare sperimentalmente le origini della vita in modo coerente anche con quanto ipotizzato dai più recenti studi.
L’importanza di tale studio sta anche nel fatto che tale metodologia di simulazione può essere adatta a spiegare e fornire utili informazioni scientifiche anche sui modi in cui la vita sia emersa su altri pianeti, con ambienti geochimici simili al nostro.
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Miracoli: quando la scienza incontra la fede
I miracoli non sono affatto una questione semplice, e non riguardano solo i credenti. Questo è quanto capitato ad una scienziata atea, la professoressa Jacalyn Mary Duffin, ematologa e storica canadese, titolare della cattedra di Storia della Medicina alla Queen’s University. La Duffin, che da ricercatrice si è trovata a confrontarsi direttamente con l’inaspettabile, ha deciso di parlarne anche sul sito della BBC, nell’area Religion and Ethics, in un articolo in cui si chiede, già dal titolo: Può uno scienziato credere nei miracoli?
La studiosa racconta di come, nel 1986, si è trovata davanti ad un caso eccezionale che, spiega la stessa Duffin, “era in fase di esame come un possibile miracolo nel dossier per la canonizzazione di Marie-Marguerite d’Youville”, una suora canadese. La Santa Sede aveva però escluso che potesse trattarsi di un evento miracoloso. La studiosa decise quindi di segnalare quanto aveva osservato nelle sue analisi e chiese di riconsiderare la decisione. Marie-Marguerite d’Youville è stata dichiarata santa da Papa Giovanni Paolo II nel 1990, grazie a quanto scoperto da Jacalyn Duffin, che “pur essendo rimasta atea – scrive – credo nei miracoli, eventi meravigliosi che accadono, e per i quali non riusciamo a trovare spiegazioni scientifiche. Quella prima paziente è ancora viva dopo circa trent’anni da quando si è scontrata con una leucemia mieloide acuta, e io non posso spiegare perché. Lei può”.
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Libri
Come Copernico rivoluzionò la visione dell’Universo
Quando Niccolò Copernico, canonico e astronomo polacco, riprendendo e sviluppando idee già elaborate da pensatori dell’antica Grecia come Aristarco di Samo, studiò e propose nel sedicesimo secolo la sua teoria eliocentrica del cosmo, pose la basi per una vera rivoluzione antropologica, oltre che scientifica.
Ne parla la giornalista e scrittrice Dava Sobel nel suo nuovo libro A More Perfect Heaven: How Copernicus Revolutionized the Cosmos, presentato in anteprima lo scorso giovedì 20 marzo 2014 in un evento pubblico promosso dall’Harvard University dallo storico e scrittore Owen Gingerich, ricercatore e professore emerito all’università statunitense di Astronomia e di Storia delle Scienza, e Senior Astronomer Emeritus dell’Osservatorio Astrofisico Smithsonian.
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Eventi recenti
Scienza, Verità e Fede
Scienza e fede in dialogo in un evento svoltosi lo scorso 7 marzo nel teatro dei Frari a Venezia: Daniele Spero (Studium Cattolico Veneziano), e Simone Morandini, professore di Teologia Sistematica alla Facoltà Teologica del Triveneto, si sono confrontati sul tema Scienza, Verità e Fede, analizzando gli spazi e i limiti di equilibrio e compatibilità tra ricerca scientifica e religione.
Promosso dal Club UNESCO del capolugo veneto, l’incontro aveva l’obiettivo di mostrare come il conflitto tra scienza e fede sia tale solo apparentemente: in realtà costituiscono due differenti modi di leggere e interpretare il creato, che non solo non sono incompatibili tra loro, ma possono anzi spesso essere in armonia, e nelle questioni in cui non possono accordarsi, possono essere comunque reciprocamente complementari. Il problema può sorgere nel momento in cui in nome della scienza si pretenda di escludere una possibile spiegazione divina, o ad esempio quando si propongano interpretazioni letteralistiche delle Sacre Scritture, anche quando siano in contrasto con ciò che la scienza ci dimostra.
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Arcetri: le frontiere della fisica quantistica
Quali sono gli attuali sviluppi della fisica quantistica, quali le scoperte che maggiormente possono darci la possibilità di comprendere l’universo, quali le attuali o future applicazioni tecnologiche pratiche? Se ne è parlato lunedì 10 marzo nel simposio internazionale Frontiers in the Quantum World, promosso dalla Quantum Science and Technology in Arcetri, per onorare il fisico Ennio Arimondo, che conclude la sua carriera di ricercatore dell’Università di Pisa.
Hanno collaborato all’evento l’European Research Council, l’Università di Firenze, l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR, l’Università La Sapienza di Roma, la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’European Laboratory for Non Linear Spectroscopy, l’università di Pisa, l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica.
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I Robot, la scienza, il cinema
Lo sviluppo e lo stato attuale della robotica, le competizioni tra robot, il racconto e l’immagine di questa scienza nel cinema scientifico, le sue divulgazioni, sono gli assi portanti delle manifestazioni internazionali che sono state ospitate, da mercoledì 12 a domenica 16 marzo, nella cittadina trentina di Rovereto.
La rassegna ha ospitato l’annuale European Robotic Forum, che per il 2014 ha per tema centrale La Città dei Robot: gli studiosi e gli esperti hanno esplorato le possibili dimensioni e declinazioni urbane e sociali delle tecnologie robotiche, e dell’impatto psicologico sugli esseri umani sia della robotica che delle tecnologie intelligenti, affrontando argomenti come le interazioni delle persone con i robot e altri dispositivi tecnologici equipaggiati di intelligenza artificiale nell’esistenza quotidiana, nella medicina, nelle attività professionali, ludiche, di trasporto o di comunicazione.
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Dal cervello alla coscienza
Le neuroscienze, la neurofisiologia, il rapporto tra la dignità di una persona e le sue capacità mentali, sono state al centro del seminario di studi dal titolo Dal cervello alla coscienza. Riflessioni scientifiche, giuridiche e etiche. Un evento organizzato a Roma il pomeriggio del 6 marzo scorso dall’Associazione Scienza e Vita. Introdotto e coordinato da Paola Ricci Sindoni, professore di filosofia morale all’Università di Messina e presidente di Scienza e Vita, il seminario ha visto gli interventi di Steven Laureys, famoso neuroscienziato, professore di neurologia clinica all’Università di Liegi e presidente della Società Europea di Neurologia per i disturbi della coscienza; di Massimo Gandolfini, neurologo, psichiatra; di Luciano Eusebi, professore di diritto penale all’Università Cattolica di Milano.
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Università e cellule staminali: UniStem Day 2014
Lo scorso venerdì 14 marzo 2014 si è tenuto l’UniStem Day, l’annuale iniziativa divulgativa nata all’Università degli Studi di Milano e giunta ad un livello internazionale, coinvolgendo atenei di diversi paesi della comunità europea. Obiettivo dell’evento, spiegare agli studenti degli istituti superiori le ragioni, le scoperte e gli obiettivi, nell’ambito della ricerca sulle cellule staminali e delle relative terapie, oltre che orientarne possibilmente le future scelte universitarie verso questi settori di studi.
Organizzato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Cellule Staminali dell’Università degli Studi di Milano, l’evento quest’anno ha visto partecipare trentotto università, da nove nazioni, collegate in tempo reale tramite web. È stato così possibile anche ascoltare l’intervento di Roberto Cingolani, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.
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Lincei: il telescopio Hubble
L’Accademia Nazionale dei Lincei, insieme all’Agenzia Spaziale Europea e allo Space Telescope Science Institute della NASA, hanno promosso da lunedì 17 a giovedì 20 marzo 2014 un congresso internazionale e interdisciplinare sul tema Scienza con il telescopio spaziale Hubble IV .
Il congresso, a cui ha collaborato anche l’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali, ha voluto sia ricordare la storia e l’importanza del telescopio Hubble, in vista anche del prossimo venticinquesimo anniversario dal suo lancio, avvenuto il 24 aprile del 1990, sia anticipare lo strumento che nel futuro sarà destinato a sostituirlo, il James Webb Space Telescope.
Attualmente Hubble orbita attorno alla Terra nello strato esterno dell’atmosfera, ad una quota di 559 chilometri e una velocità di 7,5 chilometri al secondo.
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La complessità della natura e l’Evangelii Gaudium
Un ciclo di conferenze a Roma sul rapporto tra complessità della natura e scelte morali, alla luce della Evangelii Gaudium di Papa Francesco, tenuto dal Prof. Carlos E. Puente, professore di Idrologia all’University of California, Davis, gli scorsi 24, 26 e 27 marzo, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, con l’obiettivo di sottolineare il forte legame che esiste tra concetti universali e le scelte morali che come esseri umani con cui dobbiamo confrontarci quotidianamente nelle nostre intere esistenze.
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Sindone, due conferenze a Roma
Lo scorso 26 marzo il Diploma di specializzazione in Studi Sindonici dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ha offerto due conferenze sulla Sindone, una del P. Gianfranco Berbenni ofm cap, dal titolo La Sindone e i Padri della Chiesa, per il corso Teologia e spiritualità della Sindone, e l’altra del fotografo professionale Roberto Falcinelli sull’argomento La Sindone rivelata dalla fotografia, per la serie di conferenze La Sindone e la scienza.
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