Potrebbe esserci un vero e proprio oceano di acqua, su una delle lune di Saturno, Encelado. L’acqua creerebbe così un ambiente adatto per la presenza di forme di vita.
Una ipotesi avanzata da alcuni scienziati italiani, guidati da Luciano Iess, ricercatore al dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale dell’università Sapienza di Roma.
Lo studio, a cui hanno collaborato Marco Ducci e Marzia Parisi, della Sapienza, e Paolo Tortora dell’università di Bologna, è finanziato dall’ASI – Agenzia Spaziale Italiana, con il JPL – Jet Propulsion Laboratory della NASA e il Caltech – Californa Institute of Technology. Gli studiosi hanno annunciato la loro scoperta questo mese su Science, Vol. 344 no. 6179 pp. 8 4 Aprile 2014, in un articolo scientifico dal titolo Inside Enceladus.
Di piccole dimensioni, con un diametro pari a circa 500 chilometri, Encelado è stato scoperto il 28 agosto del 1789 dall’astronomo William Herschel. La sua superficie è totalmente ghiacciata, ad una temperatura di 180 gradi sotto lo zero. Nel 2005 però la missione Cassini, realizzata da ASI, NASA e ESA- Agenzia Spaziale Europea, aveva evidenziato un fenomeno apparentemente inspiegabile: su Encelado sono regolarmente visibili dei geyser, evidentemente incompatibili con la coltre di ghiaccio che lo circonda.
Da qui l’ipotesi che il nucleo solido della luna, a una temperatura superiore a quella del ghiaccio esterno, sciolga lo strato inferiore della superficie in acqua, ad una temperatura prossima allo zero. Lo strato di acqua dovrebbe essere profondo circa 8 chilometri, e essere situato dal polo sud fino ad una latitudine di 50 gradi.
Link Science
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.