Sono molte le riproduzioni della Sindone che sono state realizzate nel tempo, per varie ragioni: dal desiderio dei fedeli di avere una copia accessibile del Sacro Telo, ai tentativi di riprodurla sperimentalmente, per capire l’origine dell’immagine, a tentativi di contraffarla, o alla volontà di ricrearla, o reinterpretarla artisticamente. Al filone artistico appartiene la recente opera esposta in questi giorni a Roma, dal 5 aprile scorso fino al 3 maggio 2014, nella chiesa di San Paolo alla Regola.
Opera dell’artista Veronica Piraccini, pittrice e docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, questo “Ritratto di Cristo”, così il titolo, è stato realizzato con una tecnica innovativa, anche se affonda culturalmente le proprie radici nella storia antica. Sono infatti stati utilizzati dei pigmenti che lo rendono virtualmente e apparentemente invisibile: il tratto e i colori si svelano invece sottoponendo l’immagine ad una luce nera. Il dipinto riprende idealmente caratteristiche e dimensioni della Sindone: è infatti realizzato su stoffa, e ha una dimensione di circa quattro metri.
L’effetto ottenuto, con la luce adatta a mostrarlo, è in tre dimensioni, come ha spiegato l’autrice in una intervista per Radio Vaticana; essendo la stessa “Sindone [..] tridimensionale, però [..] monocromatica praticamente, applicando questi colori [..], è venuta fuori una tridimensionalità, che già la Sindone suggerisce e che con i colori si accentua”, e che non richiede l’utilizzo di occhiali con filtri o altri accorgimenti particolari.
Link Radio Vaticana
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