La Meridiana della Torre dei Venti in Vaticano e quella Clementina sono due esempi del modo in cui a Roma e in Vaticano si sia studiata e praticata l’astronomia fin da molti secoli fa, e come questa abbia determinato anche il modo di fare arte e architettura: meridiane, osservatori, fori stenopeici, allineamenti astronomici nelle basiliche romane, sono alcuni esempi pratici di questa realtà scientifica, storica e culturale.
L’astronomo Costantino Sigismondi lo scorso 17 maggio, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma ha presentato il numero 7 della rivista Gerbertus, dedicata a papa Silvestro II – Gerbert d’Aurillac, scienziato e filosofo, e a temi collegati della storia dell’astronomia. Nella pubblicazione espone i suoi studi proprio sulla Meridiana della Torre dei Venti e La Meridiana Clementina. Alla presentazione è stata abbinata l’osservazione del transito meridiano del Sole sull’antica meridiana settecentesca, opera dell’astronomo Francesco Bianchini, presente nella Basilica. Inaugurata ufficialmente da Papa Clemente XI il 6 ottobre del 1702, lunga 45 metri, è realizzata in bronzo. La luce del sole vi arriva dalla parete sud della basilica.
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