Dal prossimo anno scolastico 2014-2015, nella scuole israeliane verrà insegnata la teoria dell’evoluzione. Il ministro dell’educazione, colmando una riconosciuta lacuna nei programmi di insegnamento, ha infatti approvato il progetto che prevede che le teorie evolutive siano inserite nel programma didattico scientifico e nei testi scolastici delle scuole medie, e nelle scuole superiori diventino obbligatorie, mentre fino a ieri erano solo facoltative.
Gli studenti conosceranno quindi la teoria formulata da Charles Darwin e i successivi sviluppi moderni, temi che saranno parte integrante dei corsi di scienze naturali. La notizia è stata pubblicata il 1 giugno dal quotidiano Haaretz, e il giorno dopo dal sito ufficiale del National Center for Science Education – NCSE.
Un portavoce del ministero dell’educazione ha dichiarato: “finora l’evoluzione veniva insegnata nelle scuole superiori, e solo come una parte opzionale del curriculum di biologia. Conseguentemente, la maggior parte degli studenti si diplomavano senza aver conoscenza di tali teorie”. Il referente ha anche spiegato come nel dicastero si fosse consapevoli “di non aver dato una appropriata espressione ad una teoria scientifica accettata in tutto il mondo, e che offre una spiegazione per gli sviluppi e i processi del nostro mondo. É impossibile – ha continuato – insegnare [la biologia] senza le basi scientifiche teoriche che spiegano tali sviluppi. … Da oggi, saranno nel corso di studi e anche sui libri di testo.”
Come sottolineato anche sul Times of Israel il professor Hagai Netzer, docente dell’Università di Tel Aviv e membro del comitato che ha definito questa innovazione didattica, c’è la consapevolezza che tali argomenti siano “particolarmente sensibili al’interno dello stato di Israele”, e potenzialmente suscettibili di “critiche da parte dei cittadini e degli esponenti religiosi ortodossi o ultraortodossi”, per cui a quanto pare “non si parlerà di evoluzione umana”.
La nota del National Center for Science Education spiega infatti che da un sondaggio effettuato tra i cittadini israeliani nel 2006 è emerso che “solo una minoranza del 28% accetta la teoria scientifica dell’evoluzione, mentre la maggioranza, ovvero il 59%, pensa che l’uomo sia stato creato da Dio” direttamente, e non si sia quindi evoluto da altre specie più primitive. Riscontri differenti sono però emersi dall’International Social Survey Programme dell’anno 2000, che mostrava come il 54% degli israeliani, una percentuale superiore al 46% negli Stati Uniti, considerassero molto probabile, se non certo, che l’uomo si sia evoluto da altre specie.
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