Il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici stanno favorendo e stimolando l’ibridazione tra specie autoctone e specie non native, causando allo stesso tempo una grave minaccia per le biodiversità: è quanto dimostra uno studio realizzato nel Nord America occidentale da alcuni ricercatori del U.S. Geological Survey, guidati da Clint Muhlfeld. La ricerca è stata pubblicata da Nature Climate Change, il 25 maggio scorso, in un articolo scientifico dal titolo Invasive hybridization in a threatened species is accelerated by climate change, DOI: 10.1038/nclimate2252.
Gli studiosi, analizzando popolazioni di trote del fiume Flathead, in Montana, hanno riscontrato il progredire delle ibridazioni tra le popolazioni locali di Oncorhynchus clarkii lewisi, già presenti in natura, e quelle di Oncorhynchus mykiss, comunemente conosciuta come trota arcobaleno, introdotte in quello specifico ecosistema dall’esterno solamente nel secolo scorso. Hanno così verificato che negli ultimi trent’anni, parallelamente all’accelerare del riscaldamento globale, sono aumentate percentualmente anche le ibridazioni, probabilmente a causa soprattutto della diminuzione delle precipitazioni in primavera e dell’aumento delle temperature medie in estate.
Lascia una risposta
Devi essere connesso per inviare un commento.