Il passaggio delle comete nell’antichità era spesso associato alla predizione di eventi funesti, e la cometa di Halley, la più conosciuta anche tra il grande pubblico, non ha potuto evitare il manifestarsi di superstizioni collegate al suo periodico riapparire. In base ad una leggenda storica, nel 1456 Papa Callisto III la avrebbe addirittura scomunicata, emettendo una apposita bolla pontificia. In realtà si tratta di un falso storico, come ebbe modo di dimostrare anche Johan Stein, astronomo olandese e padre gesuita olandese. Nel suo studio, condotto con approfondite indagini e pubblicato in lingua francese nel 1909 con il titolo Calixte III et la comète de Halley, Stein dimostrò come tale leggenda sia chiaramante falsa, grazie a testimonianze storiche, documenti originali dell’epoca di Callisto III, cronache e altri documenti.
A distanza di oltre un secolo, in coincidenza con le celebrazioni per i duecento anni della restaurazione della Compagnia di Gesù da parte di Papa Pio VII, il Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum ne ha pubblicato nel 2014 la traduzione in italiano, con il titolo Callisto III e la cometa di Halley, curata da padre Albert Gutberlet e Stefano Cicchino, nell’ambito della collana geoastrolab.
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