L’ESA – Agenzia Spaziale Europea, ha annunciato in questi giorni la conclusione della fase di inseguimento della Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko da parte della sonda Rosetta, lanciata oltre dieci anni fa.
Il direttore generale dell’ESA, Jean-Jacques Dordain, ha dichiarato: “dopo dieci anni, cinque mesi e quattro giorni di viaggio verso la nostra destinazione, girando intorno al Sole cinque volte e percorrendo 6,4 miliardi di chilometri, siamo lieti di poter annunciare che finalmente siamo arrivati“, sottolineando come questa sia un progetto senza precedenti “la Rosetta europea è – infatti – la prima sonda spaziale della storia a incontrarsi con una cometa, un momento importante per lo studio delle nostre origini. Le scoperte possono cominciare.”
La prossima fase della missione vedrà la sonda atterrare sulla cometa, per studiarla mentre si avvicina e poi si allontana dalla nostra stella; Matt Taylor, scienziato del progetto ha infatti spiegato che “dopo l’atterraggio, Rosetta continuerà ad accompagnare la cometa fino al suo maggiore avvicinamento al Sole, nell’agosto del 2015 e oltre, osservando il suo comportamento da vicino per darci informazioni uniche e un’esperienza in tempo reale su come funziona una cometa quando sfreccia intorno al Sole.”
Mentre il direttore di scienza ed esplorazione robotica dell’ESA, Alvaro Giménez, ha voluto sottolineare quanto lavoro sia stato realizzato “da quando il concetto della missione è stato discusso per la prima volta alla fine degli anni 1970 e approvato nel 1993” e come gli scienziati siano oggi “pronti ad aprire un tesoro di scoperte scientifiche che sono destinate a riscrivere i libri di testo sulle comete per i prossimi decenni.”
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