Le fondamenta della fisica, atomi e ipotesi atomica, sono al centro dell’incontro Qualcosa che i fisici pensano della materia all’inizio del XXI secolo, che si è svolto venerdì 24 ottobre 2014 alle ore 17.30 alla Pontificia Università Lateranense. Promosso dal SEFIR – Scienza e Fede sull’Interpretazione del Reale – Area di ricerca interdisciplinare dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Ecclesia Mater, l’evento è stato introdotto dal professor Giandomenico Boffi, direttore SEFIR, e ha avuto come relatore Lamberto Rondoni, professore straordinario di fisica matematica al corso di laurea magistrale in Fisica dei Sistemi Complessi dell’Università degli studi di Torino.
Tra gli argomenti affrontati, anche la riflessione su quanto siano deterministiche e reversibili le leggi fisiche, e come siano compatibili con la irreversibilità e complessità del mondo fisico e dei fenomeni naturali. Ispirandosi a questa affermazione di Richard Feynman, Premio Nobel per la fisica nel 1965: “Se in qualche cataclisma tutta la conoscenza scientifica dovesse essere distrutta, e solo una frase rimanesse per le generazioni future, quale affermazione conterrebbe il massimo dell’informazione nel minor numero di parole? Io credo che sia l’ipotesi atomica. Vale a dire l’ipotesi che tutte le cose siano fatte di atomi, piccole particelle in moto perpetuo che si attraggono quando si trovano a breve distanza ma si respingono quando vengono compresse le une contro le altre. Vedrete che in questa affermazione si ritrova una enorme quantità di informazione sul mondo, se vi ci applicherete con un minimo di riflessione e di immaginazione”.
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