NASA, un convegno per prepararsi a scoprire vita extraterrestre
Entro i prossimi venti anni avremo la prova di forme di vita non terrestre, prevede la NASA. Quali possono essere le conseguenze scientifiche, sociali e psicologiche di un tale incontro, e come possiamo essere preparati a gestirlo? Se ne è parlato il 18 e il 19 settembre 2014 nel simposio Prepararsi alla scoperta. Un approccio razionale all’impatto della scoperta di complessi microbici o di vita intelligente al di fuori della Terra.
Promosso dalla NASA, e diretto da Steven J. Dick, titolare della cattedra in Astrobiologia della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, l’evento ha visto partecipare scienziati, filosofi, teologi e altri studiosi provenienti da diverse parti del mondo, per riflettere non solo sul significato e le conseguenze che la scoperta di vita extraterrestre avranno sulla nostra scienza, ma anche sul drastico cambiamento che porterà sulla nostra visione del mondo e di noi stessi, su quelle che sono le nostre origini e il senso stesso delle nostre esistenze.
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Planck: riscrivere il Big Bang?
L’Agenzia Spaziale Europea ha annunciato che dalle analisi effettuate su una nuova mappa dell’universo realizzata tramite il telescopio spaziale Planck Surveyor, potrebbe essere necessario ridefinire alcune questioni fondamentali della cosmologia, come la radiazione cosmica di fondo e la teoria del Big Bang.
Jan Tauber, responsabile scientifico del progetto Planck, lo ha così spiegato “Si scopre che la maggior parte di questa immagine, la maggior parte di questa mappa, si adatta splendidamente al nostro semplice modello” cosmologico. Allo stesso tempo, continua, “qualcosa di ciò che stiamo trovando non è come ce lo saremmo aspettato, per quanto riguarda le caratteristiche dell’intero universo” e confrontandone la mappa “c’è una mancanza di segnale che invece ci saremmo aspettati di vedere”.
Link SRM Fonte e immagine: cortesia ESA
La ricerca astronomica e spaziale in Europa
Cordis Express, sito della Comunità Europea su scienza, ricerca, sviluppo, offre un servizio dedicato alla ricerca astronomica e spaziale in Europa e ai progetti scientifici e divulgativi sostenuti dall’UE. Una ricerca importante non solo perché risponde alla volontà di conoscenza dell’uomo sull’ignoto, ma anche perché è fondamentale per il progresso della scienza e comporta notevoli ricadute e innovazioni in ambiti industriali, tecnologici e economici.
La pensa in questo modo anche il sessanta per cento dei cittadini europei: da una indagine sociale realizzata da Eurobarometro, è emersa infatti la convinzione che le ricerche spaziali diano impulso allo sviluppo scientifico, possano proteggere il nostro pianeta da minacce come asteroidi e aiutino a creare posti di lavoro nell’Unione. L’Osservatorio Europeo Meridionale, con i progetti Very Large Telescope, Vista, VST, e il prossimo ELT, è la maggiore realtà europea in questo senso, oltre ad essere l’organizzazione astronomica maggiormente produttiva in tutto il mondo.
Link SRM Fonte e immagine: Cordis
Osservatorio di Greenwich: le più belle foto astronomiche del 2014
Il Royal Observatory di Greenwich bandisce annualmente un concorso pubblico e internazionale per le più belle foto di astronomia; in questa edizione 2014, come annunciato dagli organizzatori, hanno partecipato fotografi provenienti da oltre cinquanta nazioni. L’Osservatorio in questi giorni ha annunciato e pubblicato sul suo sito ufficiale i nomi degli astrofotografi selezionati e le loro opere. Come spiega il sito, sono “immagini incredibili del cielo, che vanno dal all’interno del nostro sistema solare fino allo spazio profondo” e che mostrano ad esempio eclissi solari, ammassi stellari, galassie e nebulose, aurore boreali, comete. Collaborano al progetto BBC Sky at Night Magazine e la piattaforma di condivisione fotografica Flickr.
Nell’immagine, l’Aurora sopra una laguna di ghiacciai, del fotografo britannico James Woodend, vincitore nella categoria Terra e Spazio, che prevede soggetti astronomici insieme a persone, paesaggi e altri ambienti della Terra.
Link SRM Fonte e immagine: link Greenwich Royal Observatory
Svizzera: premio Marcel Benoist 2014 al fisico Nicolas Gisin
Sarà conferito al fisico Nicolas Gisin per la sua pionieristica e fondamentale attività di studi sulla meccanica e crittografia quantistica e sulle loro possibili applicazioni pratiche, il Premio Marcel Benoist 2014. Istituito dal Consiglio Federale Svizzero nel 1920 da un lascito di Marcel Benoist, il riconoscimento è considerato il Nobel svizzero per la scienza. Ad oggi dieci dei suoi vincitori hanno successivamente vinto anche il Nobel svedese.
Gisin si occupa di fisica quantistica dagli anni settanta; è stato un precursore nel comprenderne la potenzialità nella trasmissione sulle reti a fibre ottiche e nelle applicazioni crittografiche.
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Nobel per la fisica agli scienziati che hanno inventato i led blu
Il Nobel per la Fisica per l’anno 2014 ha premiato la scienza applicata alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali e all’efficienza energetica. La Reale Accademia Svedese per le Scienze ha infatti assegnato il prestigioso riconoscimento agli scienziati giapponesi che hanno inventato la tecnologia della luce a led blu: Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura “per l’invenzione di diodi efficienti ad emissione di luce blu, che ha consentito lo sviluppo di fonti di luce bianca luminose e a risparmio energetico”.
Una tecnologia che, come spiegano gli organizzatori, “esiste solo da una ventina di anni, ma ha già contribuito a creare luce in un modo totalmente innovativo, a beneficio di tutta l’umanità”: i led hanno rivoluzionato il modo di produrre luce nel ventunesimo secolo e rappresentano il futuro nel modo di illuminare le nostre vite e le nostre attività.
Link SRM fonte notizia e immagine: Nobel Prize
Collaborare ad SRM
Per lo sviluppo del progetto socio culturale SRM abbiamo bisogno di persone che siano disposte a collaborare, senza alcun vincolo reciproco né di subordinazione, in base ai parametri OdG – Ordine dei Giornalisti, oppure gratuitamente (in casi determinati), al giornale SRM – Science and Religion in Media, www.srmedia.info. Per coloro che fossero interessati, e abbiano un CV che si ritenga professionalmente coerente, il CV deve essere inviato direttamente e esclusivamente all’indirizzo email pcentofanti@gmail.com alla cortese attenzione del direttore, Paolo Centofanti.
Con riferimento a quanto già segnalato precedentemente relativamente a Sky Italia, v. in Home page al link Chiarimenti SRM, si precisa che attualmente, per ragioni di opportunità e rispetto delle policies aziendali, non è opportuno che collaborino dipendenti, dirigenti o collaboratori interni o esterni sky, o di società controllate o connesse. Eventuali eccezioni saranno valutate e eventualmente formalizzate dal direttore, Paolo Centofanti, al quale dovranno essere inviate preventive comunicazioni scritte degli interessati, anche a mezzo email, agli indirizzi pcentofanti@gmail.com, oppure paolocentofanti@pec.giornalistilombardia.it.
Le collaborazioni al Giornale SRM consisteranno solamente nella redazione di articoli o notizie o nella pubblicazione di video o fotografie; non comportano quindi automaticamente l’inserimento nel Gruppo di Studio SRM – Science and Religion in Media, o in altri ambiti del progetto stesso, al di fuori appunto della collaborazione, non continuativa, al giornale.
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Libri
Libri: Diavolo di una particella
Un titolo di carattere divulgativo, pubblicato da Hoepli: Diavolo di una particella. Perché il Bosone di Higgs cambierà la nostra vita, di Dario Menasce. Collegandosi alle nostre attività quotidiane, il libro vuole spiegare dal punto di vista scientifico la realtà che ci circonda per comprendere la fisica che la regola; parlare di come dall’alchimia si è arrivati alla moderna scienza o del rapporto tra chimica e fisica.
Fortunatamente, spiega la scheda del libro, “la scienza ci ha fatto scoprire che il mondo fisico è molto diverso da come ci appare: la storia della scoperta del bosone di Higgs è un esempio istruttivo di quanto possa essere affascinante il comportamento della natura e di quanto sia stato bravo l’uomo a sollevare i veli della quale spesso si circonda”. L’autore, laureato in Fisica a Milano, collabora all’esperimento CMS del CERN di Ginevra; ha lavorato anche al Fermilab di Chicago.
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Eventi recenti
BergamoScienza
Due settimane di scienza, dal 3 al 19 ottobre 2014, nel Festival BergamoScienza, autunnale rassegna divulgativa di eventi, attiva dal 2003. Filo conduttore di questa XII edizione, una frase di Galileo Galilei “Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono”. Hanno partecipato scienziati, tra cui i Premi Nobel Sydney Brenner e Michael S. Brown; sociologi, filosofi, medici, astrofisici, neuroscienziati, ingegneri e altri studiosi, artisti. Si sono confrontati e incontrati con il pubblico in più di centosettanta eventi, in cui si è parlato tra l’altro di rapporto tra scienza e società; robotica e nanotecnologie; neuroscienze, psicologia comportamentale, cognitiva e del linguaggio; cervello, mente, coscienza; innovazione tecnologica; origine dell’uomo e dell’universo; rapporto e connessioni tra scienza, arte, cultura.
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Settimana Europea delle Biotecnologie
Si è svolta dal 6 al 12 ottobre 2014 la Settimana europea delle Biotecnologie, annuale rassegna europea di eventi, indirizzata a scienziati, ricercatori, professionisti del settore, giornalisti, rappresentanti istituzionali, studenti e cittadini europei interessati a questo settore di studi in fase di progressivo e rapido sviluppo e alle opportunità che offre per la società e l’economia dell’Unione, per la medicina e la ricerca scientifica e tecnologica. In tutta Europa sono stati organizzati seminari, conferenze, caffè scientifici, spettacoli, organizzati da istituzioni e aziende internazionali.
Nell’incontro inaugurale Riccardo Palmisano, vice presidente di Assobiotec, ha spiegato che “La Commissione Europea ha identificato le biotecnologie tra le tecnologie chiave in grado di contribuire” in modo determinante “al rilancio di molteplici settori dell’industria tradizionale e alla gestione delle molte sfide che la nostra società si trova ad affrontare”.
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Il contributo della Chiesa allo sviluppo della meteorologia moderna
La chiesa ha contribuito molto allo sviluppo della cultura e della scienza, dall’astronomia, alla botanica e la genetica, alla medicina, alle scienze meteorologiche. Ne è un esempio la Torre Calandrelli, fatta costruire a Roma nel 1787 dal meteorologo e astronomo Giuseppe Calandrelli, e ancora oggi sede di un centro di meteorologia.
Di tali temi si è parlato martedì 14 ottobre 2014 nella conferenza Il contributo della Chiesa allo sviluppo della meteorologia moderna, tenuta dal professor Luigi Iafrate, geografo del CRA-CMA, per il Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, nell’ambito del modulo Scienziati e credenti, dedicato alle grandi figure emblematiche del rapporto tra scienza e religione.
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Spoleto: la Sindone, tra scienza e fede
L’approccio alla Sindone non può essere esclusivamente scientifico. Inoltre il sacro telo, oltre ad avere naturalmente una grande importanza storica e una forte valenza sociale, è una reliquia per i credenti che credono sia il lenzuolo che avvolse il corpo di Gesù nel sepolcro dopo la morte e fino alla sua risurrezione.
Questi temi sono stati affrontati lo scorso 17 ottobre a Spoleto, nella conferenza di padre Gianfranco Berbenni su La Sacra Sindone: scienza e teologia. Docente per il Diploma di Studi Sindonici dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, Berbenni ha parlato delle questioni teologiche e scientifiche connesse al Sacro Telo. L’evento si è svolto nella sala conferenze della Fondazione Giulio Loreti, nella cittadina di Campello sul Clitunno.
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Prossimi eventi
Evoluzione e creazione: continuità e discontinuità
Questo il titolo della conferenza di Gianluigi Cardinali, professore associato di microbiologia agraria dell’Università degli Studi di Perugia, per il modulo Evoluzione e creazione del Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, il prossimo martedì 28 ottobre 2014, dalle ore 17:10 alle ore 18:40. La conferenza si svolgerà nell’Aula Magna dell’Ateneo, in via degli Aldobrandeschi, 190.
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Lincei, neuroscienze: dai neuroni alla coscienza
Un incontro di studi sulle neuroscienze all’Accademia Nazionale dei Lincei, mercoledì 29 ottobre 2014 a Roma, nella annuale Giornata Lincea Golgi, sul tema: La comunicazione tra cellule neuronali. Dai segnali intracellulari alla coscienza. Verranno affrontate questioni basilari per la comprensione biologica del cervello, che in alcuni casi hanno riflessi anche sulle idee filosofiche sul rapporto mente-corpo: si parlerà quindi di comunicazioni tra neuroni e del funzionamento biochimico delle sinapsi; della predisposizione del nostro cervello a svilupparsi e modificarsi plasticamente, teorizzata dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini; delle connessioni tra cervello e vista; di come i neuroscienziati definiscono la coscienza, alla luce degli attuali studi neuroscientifici, e il suo rapporto con mente, corpo, percezione del mondo esterno.
Interverranno Lamberto Maffei, presidente dell’accademia, e i soci Francesco Clementi e Stefano Schiaffino; relatori saranno Paolo Mazzarello, Pietro De Camilli, Marcello Massimini, Tommaso Pizzorusso.
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