Padre Pavel Aleksandrovič Florenskij, definito il Leonardo Da Vinci russo, è una delle figure emblematiche del rapporto tra fede e scienza: sacerdote ortodosso, matematico, teologo, filosofo della scienza, oltre che padre di famiglia. Nato il 9 gennaio del 1882 a Evlach, morì purtroppo in modo tragico relativamente giovane, all’età di 55 anni, l’8 dicembre del 1937: fu fucilato a Leningrado, dopo essere stato deportato e imprigionato in un gulag. Solo dopo l’apertura, nel 1991, degli archivi del Kgb, è stato possibile conoscere i particolari della sua vicenda. Allo stesso tempo, è nato un forte interesse editoriale e di studiosi verso la sua vita e il suo pensiero, con numerose pubblicazioni e traduzioni dei suoi testi, non esaustive delle sue numerose opere.
La casa editrice Studio Editoriale ha pubblicato nel 2014 la traduzione italiano di un volume finora inedito nel nostro paese: Sulla superstizione e il miracolo, ISBN 9788867230716, curato da Natalino Valentini e tradotto da Claudia Zonghetti. “Le dispute intorno alle superstizioni e ai miracoli – si legge nel testo introduttivo di Natalino Valentini – sembrano non aver mai raggiunto una soluzione definitiva, accompagnandoci sottotraccia fino ai nostri giorni. Di questo travagliato confronto teoretico e pratico, il lucido saggio di Florenskij sembra pienamente consapevole, sebbene l’intento non sia la ricostruzione storiografica del problema, quanto piuttosto l’analisi delle complesse dinamiche psicologiche e antropologiche che fanno da sfondo ai fenomeni della superstizione e alla costruzione delle loro artificiose macchine illusionistiche”.
Per chi volesse approfondire la figura di Florenskij, segnaliamo alcuni contenuti pubblicati precedentemente su SRM: La conoscenza è sempre un avvenimento; L’anonima fine del detenuto n. 368, da L’Osservatore Romano; Pavel Florenskij: Nulla va perduto, intervista SRM; Il rapporto tra Pavel Florenskij e la natura, intervista SRM; L’incarnazione, la modernità e la grammatica dell’uomo; L’infinito vivo di Pavel Florenskij, da L’Osservatore Romano; La lezione di una lunga passeggiata; E Giobbe continua a piangere, da L’Osservatore Romano; Florenskij e il cammino sull’orlo del visibile.
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