Un convegno scientifico a Roma affronta la riflessione di San Bonaventura sulla teologia e la filosofia della storia. Un evento promosso dalla Facoltà di Filosofia dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e dalla Cattedra Marco Arosio di Alti Studi Medievali, il 15 e il 16 aprile 2015, con il titolo La teologia della storia in san Bonaventura. Come spiega la presentazione del convegno, “le riflessioni bonaventuriane sulla teologia della storia, contenute soprattutto nelle Collationes in Hexaemeron, hanno interessato l’approfondimento teoretico di Joseph Ratzinger – fin dagli Anni Cinquanta dello scorso secolo -, il quale, partendo dal Serafico, ha puntualizzato come la Parola fresca e vivente del Padre dica sempre, in senso forte, qualcosa di nuovo e salvifico, per lo Spirito, qui e ora.”
Lo stesso Ratzinger, divenuto Papa Benedetto XVI, nell’Udienza generale del 10 marzo 2010, affermava: “Opera Christi non deficiunt, sed proficiunt, le opere di Cristo non vanno indietro, non vengono meno, ma progrediscono […]. Così san Bonaventura formula esplicitamente l’idea del progresso, e questa è una novità in confronto ai Padri della Chiesa e a gran parte dei suoi contemporanei. Per san Bonaventura Cristo non è più, come era per i Padri della Chiesa, la fine, ma il centro della storia; con Cristo la storia non finisce, ma comincia un nuovo periodo. […] L’unicità di Cristo garantisce anche novità e rinnovamento in tutti i periodi della storia”.
La storia quindi, spiegano gli organizzatori, “non può non interessare la filosofia e, in tempi cristiani, la teologia”: ne scaturiscono una naturale riflessione e il dibattito culturale su quello che può essere il senso reale della storia umana, e quale sia il possibile equilibrio tra visioni filosofiche come il razionalismo, che oggi sembra dimenticare la storia, e altre che sembrano non potersene svincolare, e per questo ne restano fortemente condizionate, senza poter cogliere appieno la realtà presente e i suoi sviluppi futuri.
La prima giornata, moderata da padre Alain Contat, inizierà con i saluti del Rettore, padre Jesús Villagrasa, e con il discorso introduttivo di padre Rafael Pascual, decano della Facoltà di Filosofia. Interverranno tra gli altri, padre Pedro Barrajón, su Joseph Ratzinger interprete della teologia della storia di s. Bonaventura; padre Alex Yeung, sulle Filosofie cristiane della storia del secolo XX; il professor Carmelo Pandolfi, su Le grandi interpretazioni del pensiero bonaventuriano.
La seconda giornata vedrà invece l’intervento del professor Alessandro Ghisalberti su Le fonti dell’escatologia bonaventuriana: Agostino di Ippona e Gioacchino da Fiore. Subito dopo saranno presentata l’edizione 2014 del Premio Marco Arosio e verrà conferito il Premio al vincitore di questa edizione.
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