Studiando la natura appare inevitabilmente la sua estrema complessità, connaturata con le sue stesse basi fondamentali e manifestata nella sua logica di crescita e sviluppo armonici. Una complessità non casuale, ma che segue delle leggi universali, partendo appunto da elementi semplici di base. Una realtà che si mostra coerente con una uguale complessità armonica più universale, e con l’idea di un mondo apparso non casualmente, ma creato e definito secondo una logica superiore, divina. Offrendoci così una visione immediata della necessaria inevitabile relazione tra fede e scienza.
Ne parlerà a Roma, dal 27 al 30 aprile, Carlos E. Puente, nella serie di conferenze La Geometria della Evangelii Gaudium. Professore all’Università Davis della California, Puente spiegherà, tra scienza e fede, come la complessità della natura e dell’Universo, oltre che coerente con quanto possiamo leggere nelle Sacre Scritture, sia anche strettamente connessa con le scelte etiche e morali che gli individui si trovano a compiere ogni giorno.
Il programma di eventi, organizzati dal Master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, lunedì 27 aprile prevede la conferenza inaugurale L’amore di Gesù, la soluzione radicale alle sfide del mondo – El amor de Jesús, la solución radical solución a los desafíos del mundo. Mercoledì 29 aprile Puente interverrà invece sul tema Una apologetica originale del nostro destino eterno, basata sulla teoria del caos – Una apologética original de nuestro destino eterno basada en la teoría del caos. Chiuderà il ciclo l’incontro di giovedì 30 aprile, sul tema La affascinante e confortante gioia della Santissima Trinità: La encantadora y consoladora alegría de la Santísima Trinidad. Le conferenze si svolgeranno dalle 15.30 alle 17.00 in via degli Aldobrandeschi, 190.
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