Per studiare e comprendere adeguatamente l’universo nella sua interezza, e la sua origine, sono necessarie al tempo stesso l’astronomia e la religione, la fede e la scienza. Lo ha affermato Papa Francesco nell’udienza per i partecipanti al Simposio della Specola Vaticana, venerdì 18 settembre 2015. Il Pontefice li ha incontrati in udienza nella Sala dei Papi del Palazzo Apostolico, a conclusione del simposio: “l’universo – ha spiegato – è qualcosa di più che un problema scientifico da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode (cfr Enciclica Laudato si’, 12).
Papa Francesco ha poi citato Sant’Ignazio di Loyola quando affermava: «Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi» (ibidem, 84). Il santo “capiva molto bene questo linguaggio. Egli stesso – infatti – raccontò che la sua consolazione più grande era guardare il cielo e le stelle perché questo gli faceva sentire un grandissimo desiderio di servire il Signore (Autobiografia, 11).”
Ma la complementarietà di questi due modi di conoscere e interpretare il mondo, ovvero la ricerca scientifica e la religione, è reciproca: anche la scienza aiuta scienziati e teologi e capire meglio la propria fede, e il vero significato della creazione: “Nel contesto del dialogo interreligioso – ha infatti affermato Papa Francesco – oggi più urgente che mai, la ricerca scientifica sull’universo può offrire una prospettiva unica, condivisa da credenti e non credenti, che aiuti a raggiungere una migliore comprensione religiosa della creazione.”
Il Pontefice ha anche ricordato quanto siano importanti “in questo senso le Scuole di Astrofisica, che la Specola ha organizzato negli ultimi trent’anni”. Queste iniziative didattiche “sono una preziosa opportunità in cui giovani astronomi di tutto il mondo dialogano e collaborano nella ricerca della verità”. In questi giorni è stata anche ufficialmente annunciata la nomina del gesuita Guy Consolmagno a nuovo direttore della Specola. Precedentemente coordinatore per le relazioni pubbliche, Consolmagno sostituisce padre José Gabriel Funes, direttore degli Osservatori Vaticani dall’agosto del 2006.
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