I Laboratori sotterranei del Gran Sasso, INFN – LNGS, struttura di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, effettuano ricerche sulle particelle, e hanno tra gli obiettivi anche lo studio della materia oscura, così definita proprio perché non è possibile osservarla direttamente, ma solo grazie ad esempio agli effetti gravitazionali che la sua massa determina su orbite di corpi celesti, o sulla deviazione della luce di stelle, in un fenomeno fisico conosciuto come lente gravitazionale.
Denominata per la sua non visibilità anche massa mancante, costituisce il novanta per cento della materia dell’universo. Mercoledì 11 novembre 2015 i Laboratori Nazionali del Gran Sasso presenteranno e inaugureranno l’esperimento Xenon1T, realizzato per osservare particelle di materia oscura utilizzando un rilevatore costituito anche di grandi quantità di gas xenon, conservato allo stato liquido.
Proprio questo tipo di rilevatori hanno finora dimostrato di essere i più affidabili nella ricerca della materia oscura. La giornata per la stampa prevede la visita ai Laboratori Sotterranei, all’esperimento Xenon1T e la possibilità di fare domande e interviste ai responsabili LNGS. Subito dopo, nella sala Fermi, in una conferenza stampa verrà presentato e illustrato l’esperimento.
Parteciperanno tra gli altri il professor Stefano Ragazzi, direttore LNGS; il professor Fernando Ferroni, presidente dell’INFN; la professoressa Elena Aprile, ricercatrice della Columbia University e spokesperson di XENON1T; la professoressa Gabriella Sartorelli, dell’Università di Bologna, Responsabile nazionale dell’esperimento.
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