La biologia dei viventi, o la realtà dell’universo, o la complessità del nostro cervello, possono essere spiegate solamente dal punto di vista fisico, in base alle teorie evolutive ? Per Thomas Nagel, uno dei più importanti filosofi contemporanei, la risposta a questo interrogativo è sicuramente no. Il filosofo statunitense, nato a Belgrado il 4 luglio del 1937, lo ha spiegato recentemente anche nel suo libro Mente e cosmo. Perché la concezione neodarwiniana della natura è quasi certamente falsa. Raffaello Cortina Editore ne ha da poco pubblicato l’edizione italiana, ISBN 9788860307606, nella collana Scienza e idee. Il volume, già nell’originale in inglese, ha fatto molto discutere, soprattutto i teorici del neodarwinismo, che vedono le proprie posizioni scientifico – filosofiche demolite da Nagel.
“Se la ricerca contemporanea in biologia molecolare – spiega Nagel nel libro – lascia aperta la possibilità di dubbi legittimi su una spiegazione completamente meccanicistica dell’origine e dell’evoluzione della vita, che dipenderebbe soltanto dalle leggi della chimica e della fisica, ciò, insieme al fallimento del riduzionismo psicofisico, suggerisce che nella storia della natura sono al lavoro anche principi di tipo diverso, principi sull’aumento dell’ordine che sono, per quanto riguarda la loro forma logica, teleologici piuttosto che meccanicistici”.
Una visione riduzionista o materialista della natura e dell’evoluzione non hanno quindi alcun senso, e non spiegano il mondo che possiamo osservare e studiare. Mentre e merge anzi un finalismo insito negli esseri viventi, e nel modo in cui si sono evoluti. L’evoluzione quindi, pur non potendo negarla, non sarebbe frutto ad esempio della causalità, o della mera selezione naturale: risponderebbe a dei precisi principi teleologici.
Il libro era già stato recensito verso la fine di settembre dal genetista Edoardo Boncinelli, su La Lettura del Corriere della Sera, ripreso poi anche da Micromega; oggi la rivista razionalista online Pikaia, diretta da Telmo Pievani ha ripubblicato una recensione dello storico e genetista Federico Focher, tratta dal mensile Almanacco della Scienza, del CNR. Professore di Filosofia e Diritto alla New York University, Thomas Nagel è stato insignito del Premio Balzan e del Dottorato ad Honorem dall’Università di Oxford. Ha pubblicato, tra gli altri, The Possibility of Altruism, nel 1970; Questioni mortali, nel 1979; e nel 2010 Secular Philosophy and the Religious Temperament, raccolta di saggi dal 2002 al 2008.
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