Il 22 marzo scorso negli Stati Uniti è morto uno scienziato che ha avuto un duplice peso sul dialogo tra religione e discipline scientifiche: nel 1983 in Arkansas aveva testimoniato come studioso che il creazionismo non ha basi scientifiche, e come tale non dovrebbe essere insegnato nelle scuole e negli istituti pubblici. Ma più recentemente, nel suo libro La nascita di ogni cosa. Come l’universo è diventato complesso – Dal Big Bang allo spirito dell’uomo in 28 passaggi, aveva invece contribuito in modo del tutto differente al dialogo tra fede e ragione.
Nel volume, pubblicato in Italia nel 2014 da Lindau, il biofisico Harold Joseph Morowitz, uno dei più importanti studiosi della complessità, aveva spiegato come attraverso la scienza si possa cercare “anche le tracce di Dio, di quel Dio non personale postulato da Spinoza, Giordano Bruno ed Einstein, che [..] è possibile riconoscere attraverso lo studio delle leggi della natura”. Mostrando come dai primi istanti dell’Universo, attraverso un progressivo emergere di una complessità sempre crescente si sia arrivati alla formazione delle stelle, del sistema solare e della Terra, e alla comparsa dei primi esseri viventi e al loro sviluppo evolutivo.
Ma già nel 1968, nel suo libro Energy Flow in Biology, Academic Press, Morowitz aveva teorizzato che “l’energia che scorre attraverso un sistema agisce per organizzare quel sistema”, una idea poi ripresa dal The Last Whole Earth Catalog. Sosteneva “che la vita sulla terra era emersa deterministicamente dalle leggi della chimica e della fisica”, e che ciò rendeva molto probabile che la vita esiste in molte altre parti dell’universo.
Nato il 4 dicembre del 1927 a Poughkeepsie nello Stato di New York, Stati Uniti, Morowitz aveva compiuto i suoi studi alla Yale University, ottenendo nel 1947 un Bachelor of Science in fisica e filosofia, nel 1950 un Master of Science in fisica, e nel 1951 un dottorato in biofisica. Proprio a Yale aveva iniziato la propria carriera accademica, per poi trasferirsi alla George Mason University, dove era professore di biologia e filosofia naturale. Qui nel 1993 aveva fondato il Krasnow Institute for Advanced Study, che aveva diretto fino al 1998. Insignito del Guggenheim Fellowship per le scienze naturali, ha fondato anche la rivista Complexity – Complessità, e era Presidente emerito del Consiglio di Amministrazione della Scienza del Santa Fe Institute. È morto il 22 marzo del 2016 a Falls Church, Virginia, Stati Uniti.
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