È quanto sembrerebbe leggendo un articolo – post, Le Oche nelle cascate di fotoni, pubblicato il 15 aprile 2016 sul blog di Sylvie Coyaud OcaSapiens, per D La Repubblica. In un breve colloquio telefonico – intervista con il ricercatore Paolo De Natale, si è parlato proprio del Sacro Telo, tornando a riproporre una sua possibile datazione medioevale, ovvero intorno al 1324 dopo Cristo. Perché il lenzuolo funebre teoricamente avrebbe una età di circa 692 anni, approssimando di circa quattro mesi.
Nel blog si legge che nell’analisi “I fotoni del raggio laser rimbalzano dalla trappola sugli specchi e ritorno e dopo chilometri di zig zag, dall’energia che hanno perso per la strada si sa che la Sindone ha 692 anni.” Direttore di Ricerca e direttore dell’Istituto Nazionale di Ottica – INO, struttura del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, De Natale avrebbe utilizzato una nuova metodica, ultrasensibile, denominata SCAR, su cui sono apparsi articoli il 16 febbraio 2012 su Nature, Analytical chemistry: Ultrasensitive radiocarbon detection – Chimica analitica: rilevamento ultrasensibile del radiocarbonio; il 9 dicembre 2011 su Science : Sniffing Out the One in a Quadrillion – Fiutare l’Uno su un quadrilione.
Purtroppo non abbiamo al momento maggiori informazioni, ovvero se effettivamente siano state effettuate analisi, e su quali campioni di tessuto della Sindone. Nel caso tali analisi fossero confermate, e fossero effettivamente a prova di errore, per la scienza e per la cultura la Sindone diventerebbe a tutti gli effetti una icona, mentre da molti di coloro che hanno fede probabilmente continuerebbe ad essere considerata autentica.
Infatti, in realtà la notizia di questa nuova metodologia era già apparsa il 7 aprile scorso in una nota su ANSA, La luce diventa una spia ‘veloce’ dell’età dei fossili, in cui De Natale spiega che “La datazione con il carbonio 14 con lo spettrometro di massa è stata utilizzata su ossa, legno e tessuti, come quello della Sacra Sindone.” Potremmo dire che non si capisce quindi se siano stati utilizzati tessuti simili a quello del Sacro Telo, o se effettivamente fossero campioni provenienti da quest’ultimo, ipotesi che semanticamente sembrerebbe però quella più corretta.
Si tratterebbe quindi di un vero e proprio scoop, di importanza primaria per chi crede come per gli scettici, e con un peso notevole nel dialogo tra fede, religione e ragione su tali temi. Uno scoop che però al momento, senza apparentemente ragione, stranamente non sembra avere una grande eco. Stiamo quindi cercando maggiori informazioni, per capire come stiano realmente le cose, e se questo sia un vero e proprio “caso”.
Alcuni potrebbero obiettare che il magazine D non sia propriamente un giornale scientifico, ma la Coyaud è una giornalista scientifica che si occupa anche di divulgazione, collabora al settimanale culturale de Il Sole 24 Ore, e conduce Le Oche di Lorenz, a spasso con la scienza su RAI – Radio 3. Sul blog pubblica inoltre spesso articoli e commenti su questioni scientifiche molto complesse e di frontiera. Non è nel nostro orientamento sbilanciarci in un senso o nell’altro. Cerchiamo sicuramente di farvi sapere di più in questi giorni.
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