Come promesso, stiamo approfondendo la questione del 17 aprile scorso, ovvero eventuali recenti analisi che avessero confermato una datazione del Sacro Telo al quattordicesimo secolo, determinata grazie alla nuova metodica SCAR dell’INO – Istituto Nazionale di Ottica, del CNR, vedi SRM. Le fonti che avevamo considerato erano il blog OcaSapiens della giornalista scientifica di Sylvie Coyaud, e una notizia apparsa su ANSA il 7 aprile.
In realtà, attualmente non risulta che il CNR abbia effettuato nuove analisi su campioni della Sindone con tale metodica, e sembra che la ragione del caso possa ridursi alla trascrizione sintetica della intervista telefonica completa rilasciata il 15 aprile dal dottor Paolo De Natale, direttore INO – CNR alla trasmissione Le Oche. Trasmissione che parla di scienza, e che Sylvie Coyaud conduce insieme a Filippo Bettati per Radio Popolare.
Probabilmente per ragione di sintesi, appunto, come avevamo specificato nel precedente articolo, leggendo il breve testo del blog se ne derivava invece che fossero state effettuate nuove analisi che datavano la Sindone al 1324 circa dopo Cristo, mettendo quindi in discussione quanto molti credenti ritengono per fede, ovvero la sua autenticità: “I fotoni del raggio laser rimbalzano dalla trappola sugli specchi e ritorno e dopo chilometri di zig zag, dall’energia che hanno perso per la strada si sa che la Sindone ha 692 anni.”
Ascoltando però il podcast integrale dell’intervista, disponibile sul sito di Rado Popolare a questo link, non si fa cenno a studi recenti sulla Sindone, che viene citata solo a titolo esemplificativo. Nell’intervista De Natale parla infatti della metodica SCAR, e di come possa essere utilizzata ad esempio in studi ambientali e in particolare sui cambiamenti climatici, ma anche artistici e culturali, e per datare in modi accurati reperti archeologici. Parla del carbonio 14 come di “un orologio”, che consente di appunto datare reperti e campioni di vario tipo.
Ai 21 minuti e 14 secondi circa del podcast esemplifica: “Pensiamo a tutto il dibattito sulla Sacra Sindone, per cui si sono presi dei pezzettini di tessuto, si son bruciati, si è prodotta anidride carbonica, e questa anidride carbonica grazie al carbonio 14 ha consentito di attribuire delle date, e poi c’è stato tutto un grande dibattito”, sulla sua autenticità o sul suo essere, come appunto alcuni ricercatori sostengono, un telo medioevale.
De Natale spiega anche che “questa è la base della datazione che si fa anche in archeologia”, chiudendo eventuali riferimenti diretti o indiretti alla Sindone a 21 minuti e 31 secondi. Ad oggi, questo è quanto sappiamo. Nel caso ci fossero novità, pubblicheremo altri aggiornamenti sulla questione. Considerando che la Sindone comunque, tra fede e scienza, è un argomento sui cui si parla sempre molto, e su cui per varie ragioni si verificano frequenti casi mediatici e scoop veri o presunti.
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