Una conferenza a Roma, martedì 10 maggio 2016, per parlare della differenza tra visione oggettiva e percezione soggettiva, e di come ciò può riflettersi nel modo in cui vediamo e capiamo il mondo che ci circonda, le espressioni artistiche, le forme visibile del sacro, come ad esempio una reliquia. Un evento promosso dal master in Scienza e Fede dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, con il titolo Perché la percezione è diversa dalla visione? Forme e colori nell’arte e nelle reliquie.
Parte del modulo Rapporto mente – corpo e intelligenza artificiale, la conferenza ha visto l’intervento del dottor Paolo Di Lazzaro, dirigente di Ricerca dell’ENEA – Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile. Nato a Roma nel 1958, nel giugno 1983 ha ottenuto la laurea in Fisica Applicata all’Università di Roma La Sapienza. Membro della Società Italiana di Fisica, lavora a Frascati nell’Unità Tecnica Applicazione delle Radiazioni.
Con il dottor Giuseppe Baldacchini, poi con una sua equipe, ha condotto studi sperimentali anche sul caso Sindone, mostrando ad esempio la possibilità di riprodurre immagini simil sindoniche utilizzando laser ad elevatissime energie, e ottenendo una colorazione superficiale di fibrille del tessuto, paragonabile a quella del Sacro Telo. L’incontro si è svolto nell’Aula Magna dell’università, in via degli Aldobrandeschi 190.
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